Quattro poesie
Odio la poesia Odio poesia e poeti, odio i colti e gli artisti, odio il cielo, e i suoi dei, il sole e la luna, tutte le stelle, una…
Odio la poesia Odio poesia e poeti, odio i colti e gli artisti, odio il cielo, e i suoi dei, il sole e la luna, tutte le stelle, una…
Anche la vecchia adesso respirava a fatica sul suo letto di morte. Il dottore socchiuse gli occhi stanco, ricordava d’aver cucito lui l'uomo ferito da grongo, un nero di passaggio…
Però, anche lo scirocco d'autunno ha un sapore. Anche se il cielo pesa, e la luce spiove tra casupole, anche se le strade si mescolano al cielo nella stessa anima…
La scogliera cade sull'acqua, s'apre in grotte, in cuori scavati, dove s'arriva solo a nuoto o in barca. Le rocce scivolano taglienti, maculate d'alga, dentro lo sciorinare d'acque e…
Le dita della morente afferravano il bordo del giornale, la penna in uno spasmo. Ho capito, ho capito, il dottore si nascondeva dietro il solito sorriso, o ghigno, ho capito,…
La vecchia moribonda si rigirò sul letto aprendo la bocca quasi volesse parlare. Non lo fece, annaspò invece con le mani nell'aria, brancolò verso il dottore, per afferrarlo, afferrarne…
Grongo si stendeva verso l'acqua, allungava la mano quasi ci fosse un'altra mano da stringere nell'onda. Una fattura, sego scuote il capo. Era stata di sicuro la maledetta puttana…
"Non ho più parlato. Nemmeno una parola. Anche se a volte la tentazione... a volte le parole mi urlavano in gola. Da allora la mia lingua è stata muta,…
Sicilia 1958: vite improbabili di una puttana M’hai tradita! E' più urlo che parola. Così urla Aida alla sua serva. E' venuta la maga, quella strega e fattucchiera, con…
Sicilia 1958: vite improbabili di una puttana Aida, era quello il suo nome? Che importa un nome, perché fissarsi su un nome? pensa l'uomo del dolorino. C’è andato…
Sicilia 1958: vite improbabili di una puttana L’uomo che racconta ha storie conservate tra pieghe cerebrali, cellule e segnali elettrochimici, anche se fossero vecchie d'un giorno, sarebbero lo stesso storia…
Sicilia 1958: vite improbabili di una puttana A nessuno può pace. Devono sbatterci la testa le donnine, su Aida, sull’uomo che l’ha messa incinta, il rivoluzionario di chissà che rivoluzione,…
Sicilia 1958: vite improbabili di una puttana Il cantastorie ha poca voglia di parlare. Forse è colpa dello scirocco che viene dal mare, e appanna le case del porto, e…
Sicilia 1958: vite improbabili di una puttana Bel tipo, bel tipo, ce l’aveva con i padroni. I padroni, a me, m’hanno fatto campare. Da che tempo è tempo ci…
Sicilia 1958: vite improbabili di una puttana I ricordi dei vecchi vengono su come pesci morti dal fondale, a pancia all’aria, squarciati dalle bombe di frodo. E’ male, pensa…
Sicilia 1958: vite improbabili di una puttana La collina fa una gobba, lontano da ogni strada, e precipita sul mare, inutilizzabile per qualsiasi uso. Infatti è spoglia e disabitata. Non…
Sicilia 1958: vite improbabili di una puttana I vapori del vino ubriacano più del vino. E’ come il sogno al risveglio, più reale della realtà. E più doloroso. Quei…
Sicilia 1958: vite improbabili di una puttana Il giorno che Aida morì qualcuno dice di aver sentito un tremore dei bicchieri sui banconi dell’osteria. Tutti alzarono la testa, perché nell’ammezzato,…