Relitti
nel sale e nella sabbia del Mar Rosso.
Ricordi cristallizzati
in assolate millenarie basole.
Rifugio in omeriche letture giovanili.
Ricerca su cicatrizzati neri tatuaggi
sotto il burqa.
Ristoro perduto
sulla via per Damasco.
Rimpianti logorano tendini e ossa
a già malferme gambe.
Riposo
d’avidi vampiri
nell’aurora sazi d’umori d’amore.
Respiri vagano nell’aria
velenosa di progresso.
Rimorsi addentano viva carne.
Ribellione ai paramenti viola
che annunciano la nuova inquisizione.
Rivelazione pascaliana luce.
Rinascita è poesia.
Stefano Gresta
(da “Opache clessidre”, Edizioni Helicon – in stampa)