Scherzi d’acqua
1 - La poesia è cronaca senza luoghi e ore, riporta stati d’animo e corollari. Gli odori sono esito di combinazioni diverse, umori, naturali o artificiali che siano, restano…
1 - La poesia è cronaca senza luoghi e ore, riporta stati d’animo e corollari. Gli odori sono esito di combinazioni diverse, umori, naturali o artificiali che siano, restano…
Ti scrivo, in tempi di crisi è meglio gironzolare in velib per una Parigi stranamente assolata assolta da un’infausta umidità. Se non a dirsi altro: adesso come le bici…
Dall’intramata tessitura di Enrico De Lea (Edizioni Smasher) “Lumi, segnali, segni, signature, / semi di luce, sementi del chiarore / illùne, un'assenza nel guscio, / nella vagina asciutta…
Parlare d'Africa mi è difficile. Parlare d'Africa mi è facile. Parlare d'Africa mi sembra di parlare di me, di te, di noi. Senza vergogna. Vergognandomi. L'automobile, dicevo. La persona…
Il Kazakistan è lontanissimo ma se ne sente l’odor di petrolio. Gli schiaffi volano, gli aerei atterrano. Università sotto l’Etna dove si insegni la marcia indietro per i quadrupedi.…
Però, anche lo scirocco d'autunno ha un sapore. Anche se il cielo pesa, e la luce spiove tra casupole, anche se le strade si mescolano al cielo nella stessa anima…
Siamo la carne da macello della nuova letteratura. Mi chiedo sempre cosa ne resterà di tutta questa produzione d'intelletto, di tutte queste pubblicazioni che fanno rumore, a volte, soltanto…
MORFOLOGIA DELLA MADONNA DEI PALAFRENIERI 1. Somatotipo di Sheldon e fisiognomica caratterologica; le Arie della bellezza Leggendo il corpo della Madonna dei Palafrenieri1 con gli assi…
Se non è vero che il gufo vola la notte, perché noi dormiamo e non è vero che i continenti vanno alla deriva, perché noi non ne sentiamo il rumore…
I miei cugini abitavano alla cascina di Santa Brigida, sulla punta della collina, appena dietro la cappelletta dedicata alla Santa, e di tutta la loro famiglia uno in particolare mi…
Ho visto (credo) Ho visto mani collo e altro ancora sarà stato marzo, credo forse aprile, non so che d'inverno si è più grandi e hai meno paura -…
Sono dedicate “a tutti gli ironici”, come dire ai ‘tragici sorridenti’, le narrazioni perlappunto ironiche - eppure comicamente sulfuree, soavemente perfide, diabolicamente irriverenti e infine distinte da una levità quasi…
Òm-boch, anvërtojà ant soa coa da crava, sombra ’nt l’antrap dasiant ansima ij vej mascheugn dla vàuda ch’a travin-a stisse ’d sò giuss amer dla rèis ëd sò malpron……
“Mia nonna mi diceva che morire è passare da uno stato all’altro. Ma allora forse sono morta e non lo capisco dato che sono passata da uno Stato all’altro Stato.…
Era il caldo eccessivo che creava quel silenzio quasi innaturale o il caldo e il silenzio erano due cose distinte e separate? Forse si erano trovati assieme come due che…
Afanasij Afanasievič Fet nacque il 23 Novembre 1820 nella tenuta di Novoselki, nel distretto di Mcensk (Governatorato di Orël). Fet, in realtà, era il cognome della madre, una donna tedesca…
Canta cicala, canta ca ti passa, cchiù canti e cchiù ti veni armu e çiatu canta ca tuttu è nenti tutt’è pizzenti comu lardu ‘i serpi. Canta e furrìa…
Conobbi Mario Genco un paio di anni fa, quando mi presentai a casa sua a Palermo per dirgli che avevo intenzione di scrivere un saggio sulla sua produzione letteraria. Mi…
(Dedicata utopicamente alle elettrici e agli elettori italiani 2013) Giorno non sia vigilia…
Al mio Paese In questo tempo in cui la croce cade col suo peso e…
Quello compiuto da Daniela Saitta sul romanzo di Laura Pugno, Sirene (Einaudi, 2007), potremmo definirlo, più che uno studio analiticamente schematizzato (poiché di primo acchito è questa l’impressione che si…
«Tiratela su». Era la voce del vecchio. Io presi una corda a prua, l’altra l’afferrò Mark. Stephen mise le sue grosse mani sull’asse di poppa e da lì iniziò…
LE COEUR ROUGE (commento ai poemi di Vladimir Majakovskij) "Ho sfaccettato le mie lacrime in versi, gioielliere in delirio!" Amorc'hanulloamatoamarperdona, vibrante s'innesta il soffio d'amore nel grembo di chi…
Un frullo d’anima, l’arzigogolo di sdilinquire l’“io” tra i raggi vellutati con cui l’astro fiammeo, appena equinoziale, molce nell’aura diafana una placida promenade, da non arruffarsi, ben inteso, con quell’“io”…