Quando ti dicevo che eri bella, tu, inconsapevole e modesta, arrossivi.
Non dimenticherò mai quei tratti di strada fatti insieme, il tuo viso che sbucava fuori dallo specchietto retrovisore, la tua voce sorridente che quasi mi gridava all’orecchio, il tuo sguardo penetrante a volte languido a volte buffo, la tua geniale sensibilità che pochi capiranno, le tue mille smorfie, i tuoi fuochi e i tuoi geli. Avrei voluto osservarti meno e conoscerti meglio, e forse lo sto già facendo. Addio begli occhi. So che questa canzone ti sarebbe piaciuta…
Canzoni e poesie
pugnali e parole
i tuoi ricordi
sono vecchi ormai
e i sogni di notte
che chiedono amore
cadono al mattino
senza te
cammina da solo
urlando ai lampioni
non resta che cantare ancora
Scivola,
scivola vai via
non te ne andare…
(Vinicio Capossela)