Un dì-pendente
Quando suona la sveglia ti svegli
e non sei a Las Vegas,
posponi altri cinque minuti
e ti passa tutta la vita davanti,
sogni che ostruiscono le arterie,
illusioni che costruiscono barriere.
Ma anche oggi le gambe sono in orario,
un’altra ics sul calendario
e una preghiera prima di colazionare,
perché non puoi sentirti male.
E oscillano giorni
a non voler toccare il fondo
e a non poter spiccare il volo
in quell’attitudine ad essere duttile.
perché qui ci hanno insegnato
che anche il mare ha paura della tempesta
ma è dentro ogni speranza
che c’è già una certezza.
Il cielo in un’istanza
Il mondo fuori è un tribunale
fatto di gente
condannata a giudicare,
ma l’ironia della sorte d’appello
ha deciso che
fossimo più forti
delle nostre debolezze.
Testimoni quelle incertezze,
la somma delle volte
in cui siamo ripartiti da zero.
Imprevisti complici
e pensieri aquiloni,
la flagranza di una necessità,
il cielo in un’istanza.
La legge è uguale per tutti
o alla fine spetta solo ai poeti
scontare la penna?
Maschera d’inchiostro
Cedo la luna alle tenebre,
i pensieri agli abissi,
la verità all’opinione.
Vendo tutto e me ne vanto.
Vendo tutto
tranne la mia maschera d’inchiostro,
dispotica indulgenza
del mio quieto ridere.
Ambisinistro
Mi piace il vino
ma non so bere dai calici
e mangio volentieri
anche il pane di ieri.
Mi piace la gente
Che nasconde i miei anni
ma sul comodino conto
inviti ai matrimoni
e non figurine
e faccio più fatica
a parlare a un bambino
che un adulto prenderlo in giro.
Ma non è che mi manca una mano,
è che ho una mano manca
che gioca d’anticipo
e mi fa fare troppe cose male
e mi fa fare bene
sempre ciò che non conviene
perché sono simpatico
ma sarei bellissimo
se avessi il posto fisso.
Emanuele Fiore
*
Emanuele Fiore è nato a Butera (CL) nel 1985, è tecnico dei sistemi energetici. Fin dall’adolescenza è stato attratto dalle buone letture. Di temperamento estroso quanto responsabile e attento osservatore, può essere considerato molto attivo come operatore culturale. Ha recitato da attore in occasioni come la rappresentazione dell’opera “Il giorno che fugge su” del conterraneo Fortunato Pasqualino. Ha pubblicato una silloge di poesie: “Dammi carta e pensa” (edizioni Prova d’Autore, 2019). Attualmente vive e lavora in Sicilia. Collabora con scritti di letteratura e poesie con la rassegna Lunarionuovo.