1- MOMENTO DI OSSERVAZIONE
Le pietanze sui tavoli i piatti
scorrono nella corte tra ubriachi
non c’è miseria tanta quanto basti
a compensare crapule e indigesti.
Sono i ricchi la fonte se c’è un male
quale s’insinui nei voleri umani
ombra o pulce all’orecchio.
Però
voi gaudenti astemi non sapete
quale sete travaglia gl’impostori!
In alto i cuori dunque e… Buona Pasqua.
2- MOMENTO DI RIFLESSIONE
Quale che sia nel gran conforto il senno
di poi frappone
conseguenze: soliloqui abissi alla coscienza
anche senza una colpa o un pentimento
per unguenti sprecati a lenimento.
O i piccoli rimorsi
quando i soccorsi giungono in ritardo
e tutto si scompone
ci conforta la conta delle pecore e
il gesto ripetente dei montoni
pronubo d’altro gregge
futuro a pecoraggine infinita!
È un pessimo scongiuro, lo capisco
ma vi giuro è così.
Questa è la vita!
3 – MOMENTO DI CONCLUSIONE
Scrivo a conta di quanto leggo o sento
e so che nulla muta
salvo l’umano sdegno
come pegno a ripetere il passato
e ci si piange addosso.
Reputo meglio riderne e gioire
se tutto è un gran teatro
di anime assassine ogni tragedia
spiega la farsa e chiosa la commedia.
Ma scendo in me per sentirmi diverso
e mi ricreo nel trovarmi riflesso
intero nei tuoi colori agli occhi
testimone del più vero Mistero
nella sacra bellezza
da te riversa e imposta.
Oasi di colombi sei già un Mito
nei tuoi occhi e la voce
tra profumo di vita e d’infinito.
SOSPIRO COME MOSTRO ESORCIZZATO
Mi ha portato dolcezze questo giorno e la meta
ancora è ferma a mezzanotte
come il male in agguato ma
adesso a pesarlo
con occhi e mente sembra cartapesta
questo mostro che Jole ha esorcizzato.
Cosa dire al nemico?
ponti d’ora se fugge e si dilegua
come le ansie peregrine
in questo giorno offeso da intemperie
anche il mare ha il suo cruccio e si scompone
in questo sfogo parte
sul resto che la notte uccide e affonda
nell’archivio dei triboli segreti.