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Hai scelto.
Hai scelto di andartene così, in silenzio, uno di questi giorni. In questi giorni duri che tolgono il respiro e ci affannano. In cui i giovani lentamente abbandonano le speranze facendo dei loro sogni e dei loro titoli carta straccia. In cui la corruzione è la parola d’ordine e i cuori il più delle volte vengono scordati a casa. Sepolti dalla polvere e da qualche joystick.
Sono giorni duri mi ripetono in molti. Nemmeno i potenti si mettono d’accordo sul da farsi in materia di immigrazione e nessuno concretizza un piano per aiutare flora e fauna che ci donano quotidianamente la vita. Eppure l’aria velenosa e il cibo contaminato non risparmiano nemmeno gli intoccabili.
Aspetteremo tempi migliori e sapremo che tu sarài sempre lì, a vegliare su di noi con quei tuoi grandi occhioni che si sentivano ormai solo zavorra. Continueremo a lottare e non ti dimenticheremo. Aspetteremo che passi la “piena”.
Mi rimarrà il ricordo di una Lù che si è trovata con me a intrattenere una intera scolaresca a Trecastagni con la sua simpatia e comunicatività; ricorderò quelle serate di qualche anno fa alla Mastunicola, la nostra piccola oasi, trascorse gioiosamente tutti insieme e mi rimarranno quelle bellissime poesie, in cui, tra le righe, avremmo dovuto scorgere di più.
Forse ti devo delle scuse, chissà, forse si sarebbe potuto evitare di farti andare così, incontro al destino.
Un grande abbraccio e arrivederci.

 

lu lu

 

 

 

 

Stefania Calabrò

E' nata a Milano nel 1985 ma da alcuni anni risiede a Lentini (SR). Laureata in giurisprudenza nell’Università di Catania, collabora alla pagina culturale di un noto quotidiano. È tra i componenti del Comitato interno di redazione di Lunarionuovo.