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Il silenzio e il verso

Indecisa tra l’apatia
e la poesia.
Ma come può
un cuore poeta
smettere di sentire?
Mi dissolvo nei destini:
tra gli altri trovo il mio,
misteriosa chimera
di futura banalità.
Ma come sfuggire alla casualità,
alle notizie del telegiornale,
al caffè che impregna la stanza
mentre qualcuno parla di morte?
Così, io oscillo tra il nulla
e l’universo,
tra il sonno e la veglia,
tra il silenzio
e il verso.

Se io morissi

Sei io morissi
Cosa scriveresti
Sulla mia tomba?
Qui giace la forma
Dell’acqua,
riposa il sole di sera,
o forse l’estate più nera
qui giace?
Meglio un pezzo vuoto
Di marmo: silenzio
È il nome più loquace.

Prometeo liberato

A dispetto del mio nome
non ho raggi di sole
ma stelle sulla punta della lingua.
Ho sciolto i capelli come scie di comete
E mi sono gettata a capofitto
Nei barlumi della vita.
Vento soffice si annoda ai malleoli
E mi dice “Vivi, ama!”
Ed io come un mantra
Ripeto la sconsolata formula
Della felicità. Non mi arrendo
Ai bruttumi dell’umanità,
alle catene poste al pensiero:
io mi ergo come un Prometeo liberato
e porgo il mio fuoco al ghiaccio immenso
dell’immenso creato.

Notte e giorno

E io tra noi due dovrei
essere il giorno?
Nell’amore cerco
l’acqua del Lete.
Lo specchio mi dice
“dimentichiamoci d’esistere”.
Non so se parla a me
O ai miei sospiri.
                 Aurora Lombardo

*

Aurora Lombardo è nata a Palermo e ha vissuto e studiato a Palma di Montechiaro (Agrigento). Dopo l’esame di Maturità si è iscritta all’università di Lettere Moderne di Catania e vive tra Catania e Agrigento. La sua prima opera è la silloge di poesie Stagioni, pubblicata nel giugno del 2019, grazie alla quale vince il Premio letterario Lunarionuovo nella categoria “giovani esordienti”. Nel 2020 ha pubblicato dei contributi per i libri Col dire poesia e Una Rosa di venti.