Autore dell'articolo:Lucia Marino Articolo pubblicato:29 Luglio 2015 Categoria dell'articolo:2015 / Luglio / n. 68/53 nuova serie / Poesia / sala Giuseppe Ungaretti Eri il grembo di Roma Eri il grembo di Roma. Fuori c’era la Vita. ****** Oblio Essere pioggia e vento di un altro pianeta perché il deserto passato non mi divori ancora. Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra) Correlati Tag: pioggia, poesia, roma, vita Leggi altri articoli Articolo precedenteHemingway poeta. Traduzione di due poesie Articolo successivoL’adolescenza di Luigi Fontanella Potrebbe anche piacerti Commento a “Oltre l’accaduto” di Vittorio Stringi 19 Marzo 2015 Sei domande al medico scrittore dott. Antonio Pistorio 16 Luglio 2017 Manuel Mandarà. Mondi di superficie e minimondi umani. 29 Giugno 2012