CONTINGENZA 1
Fuggiasche e sono rondini
trafiggono l’azzurro freccepiume
lasciano il Nilo e nel cuore gridano
paure nel deserto
il Ghibli avanza, uccide
rode anche le sabbie piangono
e il Ruvenzori è spento.
L’Africa spinge vendica la piastra
continentale contro l’Europa il male
vi procura il sisma.
Sono tempi a scomunica
qualcosa cambia il pianto e si decapita
la memoria il sacro è tutto
un lavacro e le rondini fuggiasche
lasciano la Libia per Trinacria
ove molle è l’argilla nel Simeto.
09 marzo 015
CONTINGENZA 2
Nei turni ogni mio giorno si dipana
la buriana ironica sospinta
e non per finta
morde silente il dubbio
e qui la vita
tutta in salita verso il dove quando
non si sa.
Converso in utopie d’altre misure
occhio alle diete ricercate e cure
la fede si ritrae
si decompone
dilegua nel suo nulla
tra folla appesa a un filo
– chilo più chilo meno – al minimale
combacia con l’attesa e mi distrae.
Da tal timore fuggo e mi confronto
col non sentirmi pronto.
Ci vedremo
ne parleremo poi o dopo, intanto
dorme la sorte con i suoi rimorsi.
È notte
mi trastullo a distinguere tra insetti
tra geni inetti attivi
per l’anagrafe tanti mortivivi