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L’AVALOVARA DELLA POESIA

Quale migliore occasione della ricorrenza dei settecento anni dalla morte del Sommo Poeta, per proporre una ricerca sul tema “Col dire Poesia”? Ci siamo affidati alla collaborazione di alcuni poeti per un virtuale omaggio a Dante, anche se non necessariamente espresso nei brevi interventi sul tema, ma proprio nel suo insieme di singoli pareri, come significativa virtuale presenza nel concerto di celebrazioni che sono già iniziate in anticipo rispetto al prossimo 2021. Per questa iniziativa abbiamo ottenuto la generosa adesione del professore Nicolò Mineo, dantista di chiara fama internazionale, che ha accettato di curare l’edizione dell’opera, il contributo con la lectio magistralis della sua premessa dà ulteriori significati all’opera.

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Con il chiamare in causa la poesia cosa intendiamo proporre? Cosa intendiamo dire nella contingenza del riferimento, di volta in volta? Stiamo parlando di Dante? O di Leopardi? O di Ungaretti, Quasimodo, Montale? Di un’opera letteraria in versi con rime più o meno baciate; o di poesia che fa a meno della metrica e della rima? O di un concittadino, di un amico, di un vicino di casa, di qualcuno che conosciamo come autore di scritture in versi? Cosa significa poesia Classica, Moderna, Futurista, Ermetica, Neorealista, Parola Innamorata, Figurativa… E le Nuove Avanguardie? Ha davvero così tante facce la Poesia?

Capita che con il dire Poesia ci riferiamo a qualcosa d’insolito che ha fermato la nostra attenzione: un dipinto, un brano musicale, un fenomeno naturale come può manifestarsi nel cielo di un tramonto, di un’alba tra intreccio di piccole nuvole che ne riverberano suggestivamente i colori. Ma ci è capitato di leggere in un libro di Donatella Bisutti che “La poesia salva la vita”, e ci chiediamo: medicamento al momento da espellere fantasmi tossici dal nostro subliminale inquieto? Col dire poesia stiamo immaginando un mondo a misura di nostri progetti bizzarri, spesso anche seri, avveniristici, o ripetiamo la derisione, l’ironia sprezzante di chi definisce poesia riferendosi con sarcasmo a un brindisi in versi e rime quasi sempre baciate recitato dal solito improvvisatore a una festa di nozze. O qualcosa di utopico che ci fa definire il poeta tipo strambo, con “la testa tra le nuvole”? Proposte schizofreniche o semplicemente da sognatori? O intuizioni profetiche degli artisti che interpretano o descrivono in scritture, suoni o immagini l’indefinibile che sta per verificarsi? Sogno o razionalità celata tra reticenze? Calderon de la Barca o Voltaire? Una bella responsabilità quando ricorriamo alla parola poesia per qualche definizione, visto che non risulta sempre gratificante qualificare propositi o discorsi col definirli “Poesia”. Cosa ne dicono i Poeti? Una occasione per celebrare a modo nostro i settecento anni dalla morte di Dante? Anche!

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Alla scadenza dei termini proposti ci siamo trovati a registrare solo due “assenze giustificate”, (Digiacomo e Romano) su 42 invitati a rispondere. Insomma una inchiesta conclusa con pieno successo e di adesioni e di alta qualità nonché prestigio e chiara fama di autori come Arminio, Conte, Contiliano, Gerbino, Magrelli, Lorenzo Morandotti, Angelo Maugeri, Gilberto Isella, Silvio Ramat, Mario Rondi e via di questo calibro fino alle firme dei più giovani, rappresentanti delle nuove generazioni di cui abbiamo voluto acquisire giudizi e pareri come per Emanuele Fiore, Aurora Lombardo, Rosa Maiolo, Giulia Sottile, quest’ultima psicologa e scrittrice. Non abbiamo precluso ai pareri di psicoterapeuti in confidenza con interessi peculiari verso la poesia come Giuseppe Raniolo, fino a coinvolgere la scrittrice psicoterapeuta Renata Governali e altra psicoterapeuta dirigente presso istituzione di Sanità pubblica come Anna La Rosa, raffinata frequentatrice di buona letteratura in costante attenzione proprio verso la poesia. Insomma lasciando alla curiosità dei lettori del libro scoprire la sorpresa dei contributi della maggioranza degli autori di cui qui non appare citato il nome, ci siamo trovati a consegnare alla cura del professore Mineo una silloge di pareri che si destinano a costituire un documento di valore e tale da poter essere auspicabilmente adottato tra le “Letture consigliate” nelle Scuole.

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La responsabilità di scegliere una maggioranza di siciliani – anche per quelli della diaspora come per il noto Sebastiano Aglieco che vive e insegna in quel di Monza ma è originario di Sortino, la stessa città dove è rimasto il poeta e saggista Massimiliano Magnano che è docente di storia della filosofia nel liceo statale di Avola, due poeti nati nella stessa città e separati dalla professione che li ha resi distanti nello spazio quanto vicini nel nome della Letteratura e della Poesia in particolare – tale responsabilità, come dicevamo, è largamente compensata qui dalla presenza delle più autorevoli firme di poeti della Penisola. La nostra presenza nell’Isola tradirebbe il significato che si è imposto di costituire un minimo punto di riferimento operativo per i siciliani se non continuassimo a rivolgere attenzioni privilegiate agli autori che spesso (o sempre) proprio per ragioni della loro scelta o esigenza di restare nella lontana periferia, finiscono con portarsi il marchio formale di “figli di un dio minore”. Ed ecco come non manchi la disponibilità a esibire un catalogo pur se necessariamente esile di rappresentanze convocate non a caso per questa occasione e corrispondenti ai nomi della scrittrice Marcella Argento, medico chirurgo di cui Lunarionuovo ha il privilegio di pubblicare a puntate la narrativa-fumetto San Giuda, e da altro medico, il poeta Salvatore Bommarito si estende alla firme dei poeti ben noti da Grazia Dormiente, Giovanni Giuga, Domenico Pisana e Francesco Nicolosi Fazio al cantautore Francesco Foti, al docente universitario di Ecomia Aziendale Antonio Leotta. Abbiamo persino tenuto conto delle “pari opportunità” tra i due sessi, fin dal momento di predisporre l’elenco degli invitati a dare un contributo; ed ecco la romana docente di lettere e scrittrice esordiente Silvia Costanzi, e le siciliane, Giovanna Bucolo e Ombretta Di Bella, Marina Guerrisi e Marisa Liseo avvocato e già nota e affermata nell’ambito letterario (bilingue) fin dagli anni del successo e dei premi riscossi per la Poesia in gallo-italico del suo libro Pulliri. Infine la rappresentanza dei poeti della diaspora tra cui il saggista e storico della Letteratura Italiana e degli autori siciliani Stefano Lanuzza, (della letteratura italiana, per dirla senza cadere nel frequente errore di definire “Letteratura siciliana” una letteratura che non può essere classificata tale dal momento che l’Italia è unita e l’italiano è la lingua della comunicazione nazionale e persino lo stesso dialetto ricade imprescindibilmente nell’ambito della letteratura italiana nella cui storia viene automaticamente incluso): diaspora cui appartiene il già menzionato Angelo Maugeri, e la esordiente Fabiola Marsana siciliana e avvocato a Milano, come l’agrigentina di Sciacca Alessandra Ferrara che è professoressa di lettere e lavora in Piemonte. Un posto a parte potrà avere il parere del poeta Stefano Gresta di Senigallia autore esordiente con una silloge di poesie che è scienziato in materia di vulcanologia e fenomeni tellurici, materie di cui è titolare della corrispondente cattedra nell’Università di Catania.

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Debbo ammettere la sorpresa e l’emozione al momento di consegnare al professore Mineo una silloge di contributi sorprendenti per almeno due motivi: l’approfondimento delle ricerche anche di quelle che condensano in un solo verso una enciclopedia di significati allusivi e la evidente varietà delle proposte e approssimazioni.

Voglio mantenere prudenza ma non pare sia disponibile una proposta a più voci di addetti e cultori di poesia che si approssimino contemporaneamente e nello stesso unico volume, con efficacia e chiarezza a spiegare l’inspiegabile di, appunto, Col dire Poesia, e rivolgere un omaggio a Dante in coincidenza con le celebrazioni dei settecento anni dalla morte che ricorreranno il prossimo anno. È come se ognuno abbia, approssimandosi, concordato come orientare il proprio contributo su linee diverse.

Ed ecco l’Avalovara il fabuloso alato composto da armonico insieme di alati, una sbalordente aquila virtuale il cui grande corpo è esito di tante piccolissime aquile. Ne ha scoperto il segreto poetico lo scrittore brasiliano Osman Lins che ha intitolato Avalovara il proprio capolavoro letterario. Il pretesto per questo libro che abbiamo intitolato Col dire Poesia ce lo ha offerto l’inizio già in atto delle suddette celebrazioni in omaggio al sommo Poeta. Siamo partiti per unirci alle celebrazioni, che sono già iniziate con un anno d’anticipo e, come nella grandiosa metafora delle giumente lasciate dal padre al figlio Saul, ci siamo trovati a raccogliere per un “caso editoriale unico” la sorprendente coesione di pareri di cui non avevamo saputo immaginare il valore, che intanto definiamo anche didattico. Magico effetto dell’assemblaggio di 40 contributi diversi l’uno dall’altro, eppure tutti armonicamente pertinenti sul denominatore comune del titolo e affabilmente arricchiti dagli omaggi esclusivi a Dante di Giuseppe Conte e Antonino Contiliano. Ed ecco L’Avalovara della Poesia. Le collaborazioni, tra quelle di notissimi e di chiara fama, e quelle di esordienti e poco noti, sono quaranta, includendo il magistrale saggio introduttivo del curatore, il dantista prof. Nicolò Mineo; quindi poeti, intellettuali, cultori di poesia e operatori culturali residenti in varie regioni: S. Aglieco, M. Argento, F. Arminio, S. Bommarito, M. Bucolo, M. Cairone, G. Conte, A. Contiliano, S. Costanzi, O. Di Bella, G. Dormiente, A. Ferrara, E. Fiore, F. Foti, A. Gerbino, G. Giuga, R. Governali, M. Grasso, S. Gresta, M. Guerrisi, G. Isella, S. Lanuzza, A. La Rosa, A. Leotta, M. Liseo, A. Lombardo, M. Magnano, V. Magrelli, R. Maiolo, F. Marsana, A. Maugeri, N. Mineo, L. Morandotti, F. Nicolosi Fazio, D. Pisana, S. Ramat, G. Raniolo, L. Rizzo, M. Rondi, G. Sottile.

Mario Grasso

Mario Grasso

Ha pubblicato libri di poesia, narrativa e saggistica, ha fondato e dirige Lunarionuovo, è direttore letterario di Prova d’Autore nel cui sito (www.provadautore.it) pubblica un suo EBDOMADARIO (lettere a personalità e personaggi); dal 1992 collabora al quotidiano La Sicilia con la rubrica settimanale “Vocabolario”, i cui scritti sono stati raccolti nel Saggilemmario, di recente pubblicazione. Nato a Acireale, ha residenza anagrafica a Catania; viaggia spesso per il mondo. Il sito personale dello scrittore è www.mariograssoscrittore.it