Da due giorni, il vento di Nord Est soffia gelido, sulla terra e sul mare in burrasca.
Quella dea dai grandi occhi neri, danza leggiadra, tra le mie tempie.
Al mare che sopravanza la battigia, dal largo, controluce,
fa eco la risacca delle secche.
Gli spifferi, riempiono di sibili il silenzio e muovono di un soffio i pensieri.
Belli, quegli occhi neri d’olimpo, che intricano il desiderio tra i capelli d’ebano e seta, fino ai fianchi, lungo un sensato delirio.
La stanza si va colorando di tramonto. E,
i pensieri, sfuggiti lontano, oltre l’orizzonte, giungono ai confini dell’universo, là dove tutto è cominciato ad accadere.
Fu una Volontà a dire: ‘La Luce’. E, fu la Luce
O, fu il logico verificarsi d’eventi
A riempire il cielo di stelle, fino a dar luce ai tuoi occhi neri.
Ad accendere il Fuoco Cosmico, fino a riscaldarci il cuore e incendiarci la mente.
Gabbiano, vola immobile contro il vento di burrasca, sopra il mare profondo dei pesci.
Destino, sopra del vento e delle nuvole, tesse, calmo, la vita di ognuno.