LE STREGHE COME OCCASIONE
Le streghe sono vere occasioni
per chi mangi le orate di settembre
o acquista a rate a mutuo
a babbo morto.
Nel codice esoterico una scheggia
morale o codicillo
lo pone chiaro alla voce inclusiva
citando streghe e scopa/scope
e sono tutte anime dannate
come ammette e suggella l’Opus Dei
gli esorcisti il Serpente e san Michele
in sagre lievi grevi al digerire.
***
A SPROPOSITO DI GIANO
Nemmeno Giano a quattro facce o due
come lo ha ritratto Cimabue
può dare un conto esatto sugl’insetti
le pecore e le oche sfegatate a dispetto
di germanici gusti e gole ingorde
povere oche fegatose!
Nemmeno Giano
eppure il paradiso non accoglie
turisti di passaggio a mord’e fuggi
Cimabue ignorava l’antefatto
e il resto oltre la maestrìa
nell’adornare d’ombre
le bifronti sembianze del suo Giano.
Voi Lettori osservando in questo mondo
l’aspetto tondo e la sua maggioranza
tra oche, insetti, pecore e Gianotti
vi assalirà la nausea.
***
TRA LE ONDE MELODICHE DI UN SOGNO
Diverso ogni giorno e nel respiro
si coglie insieme il cuore e qualche attesa
l’ansia del dopo il conto a nostro carico
forse il bilancio d’una notte insonne
o chissà quali chimére. Non so ancora domani
a me quale risveglio potrà seguire o sogno
e se mi accenda ascoltare la tua voce
o parlare ai tuoi occhi nel virtuale
consenso del tuo dono.
È un policromo gioco tra i capelli e le labbra
lo smalto nel bagliore quasi i denti occultassero
le corde degli arpeggi che mi giungono
e il loro diapason quando tu mi parli
un fibrillante videogramma tra occhi e mento
s’adagia alla composta armonìa tra petto e collo
nel corallo compatto e luminoso.
Mi sveglierò domani con l’intenso profumo
di una mano a carezza sul mio volto
e avrò accanto il respiro del sole e il tuo sorriso
in ritmi nuovi inediti nel percorrere il consueto
tra le onde melodiche di un sogno.