La Stimmung di Marisa Aino con Samuel Beckett, Mirlitonnades
│a V.S. Gaudio, che nel rombo di Lacan al (-φ) gli fa fare il trapezio│
Il peggio, dicesti, venendo
di là la sera di faccia, en face
quel quarto d’ora con Bernardetta
senza contare i tempi morti
ah: sans compter les temps morts
oh : fu solo nella tua testa
ce ne fut que dans ta tête
la tua testa, certo con quell’estremo
limite del niente laggiù l’occhio
l’oeil crut entrevoir
il culo di Bernardetta, silence tel
que ce qui fut avant jamais
ne sera plus per aver detto
che il peggio, dicesti, venendo
via, mezzo giro sans mot
senza dirci una parola di là
la sera che ti vidi con Bernardetta
La Froscia: ascolta, ascoltali
i passi, ai passi
congiungersi, les pas
aux mots,alle parole che nel silenzio
quello che c’era nel buio la sera
erano un bisbiglio lacerato
allora: t’avrei preso a schiaffi
dapprima di piatto sul duro
di piatto sulla destra
non importa, t’avrei spaccato
la testa, e tu rien
nul n’aura été
per niente, pour rien
tant été
niente
nul, Bernardette
va là, mi dicesti, burdèl
Bernardette: cell’ est la branlette
quello che hanno gli occhi
il peggio o il bene , il cuore conosciuto
la testa piuttosto, il peggio
farfugliasti, il peggio
va in peggio, semmai
la cugina Benedetta, te la ricordi
quella che gira in lambretta
a piccoli passi, l’hai vista che
non ha niente nel mezzo
tolto il mezzo, se la guardi
a piè fermo quando ti passa
davanti senza scopo andando
appena te la metti in testa
ti viene a sorridere, la zoccola
se mit de toutes ses dents
son ombre la nuit ti riappare
e se t’allunghi lei scompare
ridimmelo: cosa ti ha fatto Benedetta
che non ti aveva già fatto Bernardetta?