Dedica n. 1
Sono entrata in questo libro a piedi
nudi di premesse e scarpe dismesse
senza calpestare una sola pagina
ho seguito orme, ho cercato passi
ed ho trovato muri da scalare.
Un appiglio per amare più in alto,
per sedere sul ciglio frantumato
e raccogliere i cocci del passato,
crucci d’acre ribollire di mosto
piuttosto che di vino assaporato.
Ma quanto ho amato se ho girato
una pagina e dopo ancora un’altra
senza arrivare in fondo a quell’ultima
parola già disegnata nel profondo
e indossata come uno stesso abito
ogni giorno? Ora non torno indietro
eppure mi conforta la tua dedica,
mi porta la lontana nostalgia
di brevi sorsi nei fugaci incontri,
mi ubriaca di virtù e poesia.
Catania, 7–16 luglio 2020
nudi di premesse e scarpe dismesse
senza calpestare una sola pagina
ho seguito orme, ho cercato passi
ed ho trovato muri da scalare.
Un appiglio per amare più in alto,
per sedere sul ciglio frantumato
e raccogliere i cocci del passato,
crucci d’acre ribollire di mosto
piuttosto che di vino assaporato.
Ma quanto ho amato se ho girato
una pagina e dopo ancora un’altra
senza arrivare in fondo a quell’ultima
parola già disegnata nel profondo
e indossata come uno stesso abito
ogni giorno? Ora non torno indietro
eppure mi conforta la tua dedica,
mi porta la lontana nostalgia
di brevi sorsi nei fugaci incontri,
mi ubriaca di virtù e poesia.
Catania, 7–16 luglio 2020
Dedica n. 2
L’ottavo colore d’arcobaleno,
il sereno tra ricordo ed auguri,
s’intinge d’intima immaginazione
versata di vibrante poesia
in armonia col primo pigmento
che è già magia e fiorito incanto
e come un fiore resta a far memoria
di un’emozione che ride al tempo
e scrive la mia storia tra le altre
pagine successive, anch’esse vive
nella lettura insieme a questa dedica.
E chissà se mi riconosci ancora,
intanto che guardi da dietro un muro
quest’oscuro magone che ho nel petto,
se sai che mi è dolce il ritrovarti.
Marisa Liseo
Catania, 29 luglio–10 agosto 2020