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1321-2021: Celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri

ll 25 marzo di ogni anno sarà celebrato l’autore della Divina Commedia e padre della lingua italiana, di cui nel 2021 ricorrerà il settimo centenario della morte. Non a caso il 25 marzo coincide con la data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia. Il 25 marzo, dunque, avrà luogo – in tutta Italia e nel mondo – una serie di iniziative dedicate al genio di Dante Alighieri”. Questo che abbiamo citato è uno stralcio di uno dei tanti flashes diffusi dalle agenzie di stampa fin dall’inizio di questo 2020 anno bisestile e del coronavirus.

Noi etnei di Catania abbiamo il privilegio di essere conterranei di uno tra i più autorevoli studiosi delle opere del Sommo Poeta, e di questo privilegia stiamo fruendo fin dagli ultimi mesi del 2019, quando il dantista professore Nicolò Mineo ha cominciato a pubblicare con scadenze settimanali di ogni venerdì un canto della Divina Commedia sulla pagina culturale del quotidiano La Sicilia. Ci accingiamo a scrivere questa nota di orgoglio siciliano il venerdì 6 marzo dopo avere letto sul citato giornale catanese il puntuale commento del prof. Mineo al canto quarto del Purgatorio.

Perché questa precisazione?

Perché noi siciliani in grazia del quotidiano catanese che mette a disposizione mezza pagina della propria edizione del venerdì, ospitandovi ogni volta il commento a un canto del poema dantesco, stiamo già celebrando con anticipo la ricorrenza dei settecento anni e in modo davvero singolare. Il minuzioso e chiaro commento svolto dal professore Nicolò Mineo è un privilegio per i lettori de La Sicilia ed è un omaggio a Dante di straorinaria portata culturale. Alla chiara fama universale del Mineo dantista si aggiunge infatti la coincidenza della popolarità e stima per l’intellettuale e il docente (nonché preside della facoltà di Lettere per le due tornate consentite), alla cui scuola di italianista nell’Università di Catania si sono formate intere generazioni.

Generazioni che oggi costituiscono presenze docenti negli Istituti statali di Scuole Medie e Licei sparsi per l’Italia. Insomma, grazie all’accoppiata Mineo-La Sicilia noi etnei stiamo fruendo di una celebrazione dantesca settimanale che raggiunge a ogni venerdì le case entrandovi con il giornale e consentendo al portinaio, come all’artigiano, all’operatore di commercio, alla casalinga come all’intellettuale e allo studente di deliziarsi con figure, allegorie e attualità  della Divina Commedia, opera di singolare  genio della poesia italiana tra il 1304 e comunque entro il 1321,  affabilmente commentate per tutti da altro genio contemporaneo dell’analisi critica dell’immortale Poema.

  1. Non possiamo onestamente escludere che sia stata la vicinanza amicale e la stima verso il professore Mineo ad averci ispirato l’occasione editoriale in fase di pubblicazione di una nostra partecipazione alle celebrazioni dantesche. Sicuramente l’anticipazione, rispetto all’anno venturo, quando nel febbraio 2021 sarà conclusa la serie settimanale del venerdì dei commenti su La Sicilia con il XXXIII canto del Paradiso.

Invero il nostro è un omaggio come anteprima. Un omaggio che pensando al sommo genio della Poesia ci ha indotto a mettere insieme le risposte di trenta pareri tra Poeti, Critici e Intellettuali italiani, al quesito. Cosa intendiamo col dire Poesia? Hanno risposto, in ordine alfabetico: Sebastiano Aglieco, Marcella Argento, Salvatore Bommarito, Maria Bucolo, Maurizio Cairone, Antonino Contiliano, Silvia Costanzi, Grazia Dormiente, Alessandra Ferrara, Emanuele Fiore, Francesco Foti, Aldo Gerbino, Giovanni Giuga, Stefano Gresta, Marina Guerrisi, Gilberto Isella, Stefano Lanuzza, Antonio Leotta, Marisa Liseo, Aurora Lombardo, Massimiliano Magnano, Valerio Magrelli, Fabiola Marsana, Angelo Maugeri, Lorenzo Morandotti, Franceso Nicolosi Fazio, Domenico Pisana, Mario Rondi, Giulia Sottile.

A questi contributi ci siamo pregiati di aggiungere il nostro e abbiamo affidato alla autorevole competenza del nostro Amico e Maestro prof. Nicolò Mineo la cura della edizione che sarà nelle librerie entro il 20 di questo mese di marzo. Particolare da segnalare è quello di trovare nella suddetta silloge, espresso direttamente l’omaggio a Dante solo nelle implicite e magistrali annotazioni prefative di Mineo, e nel saggio stimolante di Antonino Contiliano che ha spontaneamente aggiunto un originale, esaustivo, scientifico e approfondito studio dantesco al proprio contributo corale, come seconda parte del proprio intervento. Aggiungiamo che anche questo ci è sembrato un modo di ricordare e celebrare il Sommo Poeta: l’offrire una occasione per trovare spiegato in trenta modi diversi rispetto ad altri possibili, innumerabili e virtuali, una approssimazione a quanto si può intendere col dire Poesia.

Ludi Rector