Una vita
Dolgono le giunture
scricchiolano
le giovanili certezze
sotto il peso degli anni
scorsi
a snocciolare rosari
all’ora dell’aperitivo
Una vita da bere
o da raccontare
su un ingiallito taccuino
Catania, 29 ottobre 2020
Pagine
Pagine
leggere
come petali
colti nella rugiada
Pagine
taglienti lame
incidono carne
rimuovono osceni pensieri
Pagine grigie
come vecchie sterili coppie
indifferenti alla vita
Pagine strappate
avvilite
accartocciate
in fondo a un cestino
Raccolta differenziata.
Catania, 30 ottobre 2020
Sottosopra
Una porta
sull’abisso
nero
attimi dilatati
feline pupille
nella notte perenne
in infrasonico silenzio
eoni cristallizzati
vite sospese
in un’unica
pendolare oscillazione
Una porta
soltanto purissima luce
retine bruciate
adrenaliniche accelerazioni
le nostre cieche esistenze
a milioni compresse
in un minuscolo
supersonico
silenzioso meteorite
Inferno e Paradiso
O sottosopra.
Catania, 31 ottobre 2020
Vigilia
Rosse
blu
verdi.
Innaturali.
Vorrei spegnere
le intermittenti
lucine
del presepe
già vecchio.
Nella mia mente
un treno va
tra anacronistici fischi
e stanchi sbuffi di vapore.
Sarà un Natale
di sole
ombre cinesi.
Senigallia, 24 dicembre 2019
da “Relitti” (2020 – Edizioni Helicon, 97 pp.)
Stefano Gresta
*
Stefano Gresta nasce a Senigallia nel 1956. Si laurea in Fisica presso l’Università di Bologna nel 1980. Nello stesso anno si trasferisce a Catania, dove tuttora vive. È stato professore universitario e le sue ricerche hanno riguardato la fisica dei terremoti e dei vulcani. Da sempre appassionato di poesia (Ungaretti e Beaudelaire i suoi autori preferiti), nel 2019 ha pubblicato la prima silloge poetica (Tèssere, editrice Prova d’Autore) seguita nel novembre 2020 da una seconda raccolta (Relitti, Edizioni Helicon). Ha inoltre pubblicato contributi sulla rivista Lunarionuovo e su diverse antologie. È socio del Gruppo C.I.A.I. – Convergenze Intellettuali e Artistiche Italiane. Nel 2020, la raccolta Tèssere ha ricevuto due menzioni d’onore al 45° Premio letterario “Il Casentino” e al 2° Premio letterario “Città di Grosseto – Amori sui generis”, mentre la poesia Veleno (tratta dalla stessa raccolta) è stata giudicata meritevole del primo posto nella categoria Edita Libera al VII Premio internazionale di Poesia ”Giovanni Bertacchi” di Sondrio.