Sudo l’estate
Equipe 84
Iotatola
Notwist
Il ristorante di Alice
mi fa una seduta
di psicoanalisi
su una seggiola vuota.
Sudo l’estate
da pori
che vorrebbero dire qualcosa
vapori
di sogni
che non hanno
risposte
perché? Furono forse domande?
Ritrovare
Là, dove cadono gli eroi
nella luce aperta del giorno
fessure
gli occhi
dalle quali far passare lame.
Sul giallo del tufo
si stagliano immagini
di un candore
che richiama l’Apocalisse.
Nomi altisonanti
chiamano cose semplici,
di simpatia,
fino a renderle sterili.
Ritrovare.
Nettàre
Nei dedali dell’attico
ci sono nugoli di polvere
che gli uomini chiamano ricordi
li dei, oggi.
Alessandra Ferrara