IL CENTRO
Il centro non centrifuga
conguaglia (a vol di quaglia)
la bocca è una spirale
se la vuoi tale
in asse fino al fondo raggio
al cerchio il soverchio
è trabocco è tracimato
si strafanga extra moenia
s’espande sotterraneo
assorbito
ctonio fa stagno
nutre erbe e zanzare
ed ecco la palude ecco il male.
LA PESTE DI TEBE
Una zeta volante
sonora turba il sonno l’ago
sua sottile sfida l’ombra
la tromba tace quando
l’ago si fa emovòra.
Poi vola stordita
il tuo sangue le ha ridato vita
hai ceduto al maligno potere
tenebroso
nel tuo riposo il Mondo
va a ritroso.
PESTE IN SICILIA
Le parole non dette a notte brillano
Croce del Sud già in croce
intanto…
dorme legato il cane dorme
la mandria di Trinacria
e tutto il trivio si profuma a zagare
Il mollusco s’appiovra
si governa a majolica la natica
sulla soffice lana poltroniera
la porcellana tutta porcellaria
la vita è gaja nella porcilaja
“Assittatu nt’a ‘stu bancu
Mangiu vivu e… futtu francu”.