NEL MISTERO INCLUSO
Ora i giorni s’accorciano e tra loro
concorrono ai ritorni
ma il cuore mio – a rovescio – non li segue.
Se finge e non approva
è un dare libertà a quanto è fuso
tra stelle e stalle nel mistero incluso
a ogni vita.
Vorrei sognare un mondo che non c’è
al posto dei ricordi e dei profeti
al potere ingannoso e simoniaco
mi sorprendo maniaco e aspetto
il sonno vero amico
per sognare dormendo un mondo nuovo
il mondo che non c’è.
SCHERZO IN VERSI BANALI CON SOFÀ
È tempo di poltrone e margherite
cosa ne dite del mio bel sofà?
Il vanto si compendia in qualità
come strombazza la pubblicità
e dò una mano a tale attualità
per scrupolo, presenza e podestà.
Spaparacchiato nel sofà mi stendo
mi sento accolto, accarezzato e brindo
immaginando l’arca di Noè
rinvenuta sui monti della Giorgia;
poi, mentre bevo, mi sovvien di Gorgia
col suo pensiero senza le stagioni:
opinioni – scrisse – il freddo, il caldo
e aggiunse altro, ancor di più spavaldo
affermando che un’acqua in bicchier pieno
può la parola trasformarla in vino
e l’esser sera ogni ora del mattino!
Ora tra carrocci e cinque stelle
tra rossi, gialli e gran quaquaraquà
l’Italia è in pena a conti in alto mare
quale consiglio saggio potrei dare
se non quello di un doppio bel sofà?
Sara Smigòro