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ANGOLINO RILASSANTE DEL CUGINO FIORAVANTE

(Ondulato quasi miserabile tutt’altro che piccante del lunatico vostro Fioravante)

       Il ciondolo equivale al motivetto di “Guarda-come-dondolo”, ma non tanto per la continuazione delle strofe quanto per la parte che rima con il soggetto proposto. E a proposito di quest’ultimo può essere utile tener presente che sia il preposto servito previo cambio d’una sola vocale, sia il prevosto che da religioso tira solo dal suo lato assonante che – vedi caso del significante – fa rima con Fioravante.  Insomma tra rime baciate e assonanze oggi come ieri si avvertono le mancanze. Eppure l’usurato quando è logoro per tempo e abuso diventa necrotico, anche se semplice significante più o meno vacante di polisemie che sono come nelle famiglie di parole ristrette o numerose con tante zie e nipoti. E spunta dal cilindro del cappello il nepotismo che non si capisce bene se continui per forza d’inerzia del nome e delle scelte di Publio Cornelio Nepote o per semplice figlio/figlia della sorella, del fratello, cocco del nonno, etc. Simbolo quest’ultimo che una volta i siciliani adoperavano per dire sull’eccètra, alias deviante di quella occasione che con formula chimica dei liceali d’una volta corrisponderebbe a CI A ZETA DUE O. Ma non roviniamo tutto col porno che pochi sanno perché deriva da perno.  Resta da spiegare anche ai latinisti più accaniti perché il ricorrere del nome Cornelio tra l’onomastica latina dei romani di allora, specialmente d’alto ceto. Ci avete fatto caso? Il resto alla prossima fermata. Cucù!

Fioravante