(MA VI GIURO CHE ABBIAMO RISPETTATO LA DISTANZA DI SICUREZZA IMPOSTA DAL GOVERNO)
Ho invitato la luna piena,
a cena
al lume di candela.
Ordiniamo…
lei di sera
preferisce tenersi leggera:
-Vuoi una fetta di torta paradiso?
Due pan di stelle?-
–Dai, non prendermi in giro.
A proposito,
ma da vicino mi trovi più grassa?-
-Sì, cioè no… boh non lo so
ma da lontano sembravi più in forma-
-Stronzo!
Diresti così pure a una donna?-
-No, mi vuoi morto?
E dimmi, con il Sole come va?-
-Mah, solita vita,
orari di lavoro diversi e
ci vediamo sempre di sfuggita.
Non vedo l’ora che vi trasferiate su Marte,
così stacco la spina per un po’-
-Su Marte? Ma non vedi che sta succedendo?-
–Lo so, ma tranquillo che ce la farete
anche stavolta… si vede che non hai letto i libri di storia-
-Dai, fai la seria almeno stasera-
-Cosa vuoi che ti dica?
Mi mancate da morire,
nessuno più si ubriaca
e vomita dentro i tombini
O esce in mutande dai casinò
nessuno più a fare…
non farmi diventare volgare-
-Ahahahah-
–Dai adesso devo andare
ho lasciato in sospeso
un discorso con il mare-
-salutalo da parte mia,
pare che quest’anno
lo vedremo con il cannocchiale-
–Sempre a lamentarti tu eh?
non cambierai mai.
Ti saluto e
non fare come al tuo solito,
stavolta il conto pagalo tu!-
-vabbé ciao!-
Emanuele Fiore