SIMULAZIONI DI MITOSI E ALTRE MERAVIGLIE NELLA LAVA LAMP LUCCICANTE SUL MIO COMÒ
Notte di una giornata qualunque. Non saprei specificare se fonda o meno. Ma poco importa, trattasi pur sempre di notte. Buia. Quindi, buio di una notte qualunque.
Simulazioni di mitosi e altre meraviglie nella Lava Lamp luccicante sul mio comò.
Mi rendo conto, sempre più, oggigiorno, ogni giorno, di quanto sia necessario bilanciare positività e negatività, tendendo possibilmente alla prima. Se in un contesto fortemente sbilanciato sul piatto “negatività”, non si trovassero nel piatto sul versante opposto spunti di “positività” da porvi, la bilancia decreterebbe inevitabilmente una giornata negativa.
E se i due piatti non fossero di egual capienza? In tal caso, in un contesto di scontata negatività, coadiuvata da fattori temporali ed umorali, il piatto spettante alla positività non potrebbe, seppur stracolmo, controbilanciare quello della negatività.
Ecco cosa mi frulla in testa! Forse non è un caso ch’io sia nato sotto il segno della bilancia. Settembrino, come i biscotti nati dopo. Esserne stato inconsapevolmente d’ispirazione?
In un momento ideale, alto, cosa potrei mai partorire? Non saprei, l’ispirazione va e viene a suo piacimento.
Eccomi! Sono l’entità di cui necessiti per il tuo nobile fine! Adesso sii libero di ispirarti ed esprimere!
Ispirare è pericoloso o meraviglioso. È la sensazione che susciti a deter-minarne (la stabilità psichica) l’entità verso l’una o l’altra direzione. Tu Soggetto-Oggetto.
Resta il fatto che mi vien da chiedermi che sensazioni saprai infondermi quando sarò al tuo cospetto, se mai ciò accadrà… magari tattili e ti prego di non fraintendere la tattilità.
Dietro queste parole c’è un uomo che sente davvero che qualcosa hai cambiato, anche se potrebbe suonarti una stronzata, perché così in fretta suona tale, da una riga all’altra non può non suonar tale!
Ci son io con tutti i miei difetti e gli errori che mi porto ancor dietro, non riuscendo a cancellare il passato e una delusione su tutte. Per questo motivo parlo di cambiamento: perché fino a poc’anzi nessuna entità aveva saputo distogliermi, seppur involontariamente o di proposito, dal mio tormento. Un proposito è una scusa o è una scusa a divenire un proposito? Forse è stata solo una splendida illusione a codice binario. Forse le coincidenze s’ingegnano a camuffare la reale condizione umana. Io, questo non l’ho mai capito e non voglio capirlo adesso, perché quantomeno, da tutto ciò, resterà qualcosa, una gran cosa. Più dello scrivere due righe cantabili, una poesia, una riflessione. È semplicemente l’inspiegabile che mi porta ad un’attesa frenetica, ad un’aritmia, allo star bene, alla condivisione di intenti, a sognare ad occhi aperti… o a non dormire, a riempire gli occhi di lacrime appese! Ma gioisco sì, senza un motivato perché, senza una certezza, solo per la tua esistenza entità e magari per la ricerca o l’attesa finita. Magari.
Sento stai lasciandomi, spero tornerai più tardi, forse, spero di non stressare, di non stonare troppo, di non sbagliare, di non aver già sbagliato con questo smisurato timore. È la mia natura. Le cose si dicono, ho imparato questo negli anni, tenerle per sé stessi fa male. Nuoce gravemente alla salute.
Se c’incontreremo così farò: te le dirò nuovamente, ancor più fantasticamente. Ma ci sarà tempo… solo se ci sarà intenzione. Entrambi sono concetti più effimeri che astratti, alla stessa stregua di quella strega di ispirazione che appare e scompare come d’incanto o chissà secondo quale arcano.
E intanto, continuano simulazioni di mitosi e altre meraviglie nella Lava Lamp luccicante sul mio comò.
Francesco Foti