Al momento stai visualizzando Il 45° parallelo e altre riflessioni

IL 45° PARALLELO

Su due ruote
sul 45° parallelo
percorro sentieri tra i vigneti
di una terra solitaria e schiva
Tra le salite e le discese
Lo sguardo è rapito
dai colori delle colline
L’odore intenso del mosto inebria i sensi
annuncia la stagione della vendemmia
e dell’autunno
Luoghi spopolati e silenziosi
La terra è illuminata dal sole
Una sinfonia di colori e forme
Le viti dalle foglie larghe
invitano alla raccolta
Storie nascoste tra filari e grappoli d’uva
Storie rivelate nei calici pieni di vita
Siamo sul 45° parallelo e adesso è il momento di scegliere: bianco o rosso?
In vino veritas,  
ma è veramente nel vino la verità?
Quale sarà il colore giusto da scegliere?
La via da percorrere?
Troppe domande
per una natura già così eloquente.
Occorre ascoltare il silenzio che sopraggiunge alla sera,
quando i vigneti si  dileguano nel buio e si confondono con il cielo
È il momento di conoscere la storia del vino e del suo calice
per comprendere la magia del  45° parallelo!
(Oltrepò Pavese, 12 settembre 2020)

NON E’ MAI TROPPO TARDI
Non è mai troppo tardi per imparare.
Non è mai troppo tardi per insegnare.
Torna a suonare dopo tanti mesi la campanella.
È tempo di ricominciare.
Le aule si ripopolano e i banchi rivivono nuove storie, nuove vite.
Qualcosa è cambiato dai tempi della scuola del maestro Manzi,
quando l’analfabetismo era dilagante e non c’erano neanche i banchi e le sedie dove sedersi.
Quando ci si doveva necessariamente aggregare per apprendere:
altro che distanziamento e banchi con le rotelle!
Tanta era la sete di sapere, il desiderio di riscatto sociale che ci si riuniva a casa di qualcuno, nei bar o addirittura nei cinema per ascoltare la lezione del maestro in televisione.
Allora ci si poteva assembrare!
Si studiava per conseguire la licenza elementare anche da adulti.
Caro Maestro Manzi,
chissà se oggi avresti trovato il metodo pedagogico e didattico più adeguato
a contrastare i timori alimentati dall’invisibile virus,
per ridare fiducia a quegli alunni sconfortati e destabilizzati da mesi di didattica a distanza,
dal distanziamento sociale ed affettivo,
per motivare gli insegnanti, in preda ad innumerevoli provvedimenti e con i riflettori puntati addosso.
Tu, forse, nel tuo stile innovativo e originale, avresti magari proposto un abbraccio universale come vaccino scolastico contro il COVID19 o qualsiasi altro rimedio per contrastare il rischio di farsi contagiare da una inconsapevole e triste asocialità e anaffettività.
Maestro Manzi ti aspettiamo,
avresti sicuramente qualcosa ancora da insegnare.
Perché non è mai troppo tardi per insegnare.
Non è mai troppo tardi per imparare.
Arrivo maestro
La lezione sta per cominciare
C’è ancora tanto da imparare
Però ho dimenticato la mascherina…
(Milano, 14 settembre 2020)

VELENI
Respiriamo veleni
Mangiamo veleni
La campagna è stanca
di essere abusata
Mostra i suoi covoni
Come soldati schierati a difesa
Ma con quali armi?
L’aria è malsana
Arriva la pioggia
Servirà a mondare l’etere?
Tutto apparentemente è limpido
Respiriamo ancora veleni
ma tutto tace nell’oblio.
(Pavia, 4 ottobre 2020)

                                             Fabiola Marsana