Annamaria Squadrito in questo disegno, che potrebbe essere uno dei murales universalmente rappresentativi dei significati polisemici del donare, commenta con singolare efficacia artistico-creativa quanto in altre pagine di questo numero di Lunarionuovo viene lumeggiato dalla ricerca impietosa sul “donare”. La Squadrito ha una sua cifra espressiva che si riconosce immediatamente per la sua inconfondibile unicità. Uno “Stile Squadrito” eccellente über alles per almeno due ragioni fondamentali: la scelta inventiva dei colori, scelta di una efficacia che avvince lo spettatore perché già contiene una emblematizzazione degli intenti dell’Artista, e per la pluralità armonica dei soggetti che costituiscono un composto pulsante di vita tra l’umano e l’animalesco di una occasione rappresentata sia come contestazione sia come satira, sia come insieme di un mondo senza maschere, ineluttabilmente presente e universale, sovrastante persino rispetto alle stesse intenzioni di chi lo abita. Un mondo magicamente “parlante” che coinvolge con le parole, veri e propri lacerti delle scritture commentate. E coinvolge perché tra scrittura e immagine Annamaria Squadrito insinua tra linee, soggetti e cromìe una magica, quanto ironica corrispondenza, una “intesa” che solo l’Arte è in grado di esprimere e dare al momento di aggiungere alle immagini la piétas profonda dell’Artista . E l’Arte di Annamaria Squadrito è autentica perché è la scaturigine di una altrettanto autentica empatia, una partecipazione che conferma la forte personalità dell’Artista, la sua singolarità per forza creativa ed espressiva riconoscibile e travolgente, personalissima. (Rigo Mossara).