Non sono in crisi d’anima
ma il cuore
ha un suo dolore tutto a buon mercato
perché mi manca il fiato al sol pensare
ai voli delle allodole, alle api,
persino ai tanti insetti massacrati
dagli anticrittogamici. Peccato!
Il fiato per le quaglie, i tordi, i merli
e altri uccelli come le poiane
care ai miei giorni giovani di ieri,
ai trampolieri decimati a iosa
dai veleni nelle acque ove riposa
il fango fatto plastica e le ottarde
cercano tenera prole di batraci
ammalati di cancro alle vesciche.
Ma indietro non si torna, si procede
naviga a vista la nave del nuovo
e ci alimenta inganno
tutto è un plagio
ma è morto ogni disagio:
il rovo non ha più le vecchie spine
è nata la rosaia all’ogiemme
nell’aia dei veleni
fiori al catrame e l’aria
tra smog e diossine
comoda, senza spine, un dolce fieno
in questa civiltà col più nel meno.
Sara Smigòro
01 – 02 – 020