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PROVE d’OSSIMORO

ovvero

(Il lato ridicolo)

 

Contese

Cede significati la con-tesa

nel suo dirsi al plurale

in qualche resa di pane per focaccia,

come in gare, o tra i venti

in contrasto con ombre

o unghie e poi vien fuori chi

da parte lesa

lascia il dubbio se mai

tratta dal buio la formula

sia resa oltre giusta misura

ri-vista a giorno chiaro.

 

Ora non usa spada e ci fa ridere

Sparafucile col quel balzo

dal bosco a mezzastrada

per dire a Rigoletto: “Signore,

innanz’a voi un uom di spada sta”.

Ma va’ figlio d’un cane borgognone!

Uno che libera …

se proprio incombe un male

Un ladro o un uom che libera?

Da cosa? E meno male

se scelta è già con-tendere pagando

se il rivale

decapitato ha spento

un vero grande male.

 

 

Complicità

 

Mangia tu e mangio io

ritieniti tranquillo, amico mio,

l’ombra non sia toccarla

perché quando si mangia, mio caro,

non si parla se il masticare avverte

quel sapore insistente del truffare

qualcuno mangia e parla oppure ride

su chi digiuno straparla per delirio

stenti e fame.

L’indigente decide le sue sorti

complice la miseria anche qui

quanto sia per due

o tanti o tutti

sia un Paese intero

senza farne mistero a progredire

sodali a ripulire

le casse dello Stato burocratico

col denaro di tutti

ma son frutti dei furbetti suoi

e mai oltre non sia …

… e i polli?

In batteria!

Sara Smigòro

Sara Smigòro

Ha svolto e svolge ricerche nel sociale, molto successo ha avuto il suo saggio Elogio del matrimonio (1996), collabora con Lunarionuovo.