PROVE d’OSSIMORO
ovvero
(Il lato ridicolo)
Contese
Cede significati la con-tesa
nel suo dirsi al plurale
in qualche resa di pane per focaccia,
come in gare, o tra i venti
in contrasto con ombre
o unghie e poi vien fuori chi
da parte lesa
lascia il dubbio se mai
tratta dal buio la formula
sia resa oltre giusta misura
ri-vista a giorno chiaro.
Ora non usa spada e ci fa ridere
Sparafucile col quel balzo
dal bosco a mezzastrada
per dire a Rigoletto: “Signore,
innanz’a voi un uom di spada sta”.
Ma va’ figlio d’un cane borgognone!
Uno che libera …
se proprio incombe un male
Un ladro o un uom che libera?
Da cosa? E meno male
se scelta è già con-tendere pagando
se il rivale
decapitato ha spento
un vero grande male.
Complicità
Mangia tu e mangio io
ritieniti tranquillo, amico mio,
l’ombra non sia toccarla
perché quando si mangia, mio caro,
non si parla se il masticare avverte
quel sapore insistente del truffare
qualcuno mangia e parla oppure ride
su chi digiuno straparla per delirio
stenti e fame.
L’indigente decide le sue sorti
complice la miseria anche qui
quanto sia per due
o tanti o tutti
sia un Paese intero
senza farne mistero a progredire
sodali a ripulire
le casse dello Stato burocratico
col denaro di tutti
ma son frutti dei furbetti suoi
e mai oltre non sia …
… e i polli?
In batteria!
Sara Smigòro