Mi chiedi un nuovo canto
ed intanto mi distrai
nella sfida con le tue incertezze
quasi fosse misura di carezze mai ricevute
l’incanto di queste note un po’ stonate
che assomiglia alla meraviglia
di attraversare l’onda
dopo esserne stato sommerso.
Verso la sponda mi sospinge
il rumore dei passi mai sentiti
nell’angolo dove anche l’acqua
conserva il suo segreto
ed il timore fiacca la mia voce
come la foce quando incontra il mare.
Vedi, questa musica confonde il vento
tra le fronde degli alberi ligustri
ed oltre la siepe non si ode il canto
che non sa staccarsi dal mio seno inquieto
pur se lontano dal vano confine
che ho tracciato.
Marisa Liseo (Catania, 12 – 16 dicembre 2019)
Sogno di fine anno
Sai, gli artisti preziosi a fine anno
hanno progetti ambiziosi da allestire,
mostri di mostre per vie maestre.
Io ho un sogno senza confini
che accerchiano le parole e le svuotano.
Un sogno con porte e finestre
aperte sul mondo in un girotondo
tra lontano e vicino che mi tenga per mano
e respiri anche l’aria smarrita
di un sorriso appena abbozzato di nostalgia
e nell’abbraccio imperfetto
trovi la magia di una vita intera.
Un sogno che appare piccolo fuori
e sa essere immenso dentro
come una danza all’interno di una stanza
dove anche i silenzi vibrano
e i cassetti raccontano
dell’infinita luce sopra i tetti
che brilla ugualmente per tutti
e a tutti promette un angolo di cielo.
Marisa Liseo (Catania, 28-30 dicembre 2019)