Lunarionuovo non vuole ignorare quanto accade in America in questo momento che per gli States non è solamente attenzione per l’epidemia perché la elezione del nuovo presidente Biden elettrizza metà più uno dei cittadini elettori e no. Di tutta la vicenda elettorale la cronaca si è fatta già storia in grazia delle sortite dell’uscente Trump. Il Paese faro di Democrazia ha mostrato una sua faccia nascosta in modo sconcertante. La stessa statua della Libertà è finita in una vignetta dove mostra la faccia appena per quel tanto da farsi riconoscere. Si è nascosta per la vergogna. L’Europa e l’Italia sono in altro continente. Ma gli influssi della politica americana non sono mai mancati di produrre effetti nella vecchia Europa. E la non compianta presidenza Trump qualche segnale incisivo lo ha dato ed è ancora in circolazione tra deliri sovranisti anche in Italia. Adesso il punto basso della ruota è stato varcato, si comincerà a risalire. Biden lo ha promesso nel suo primo discorso e se sono rose fioriranno.
2. A proposito di rose, ci è gradito informare che c’è in corso di uscita “Una rosa di Venti”. Un titolo che può ricordare a molti il capitolo della “Corda pazza” di Leonardo Sciascia: “Una rosa per Matteo Lo vecchio”. La differenza corre sul filo della minore notorietà di Matteo Lo Vecchio rispetto alla fama universale che venne conquistata e resiste per Rosa Balistreri, cantante folk e voce di una Sicilia che ha lasciato della propria storia civile e politica un segno epocale di cui la Balistreri è stata interprete sincera. Il 23 settembre scorso non è passato sotto silenzio il trentennale della morte della cantante, e quanti l’anno conosciuta da viva o apprezzata attraverso la vasta produzione discografica, saranno sicuramente disposti ad applaudire alla iniziativa che la Casa Editrice Prova d’Autore ha realizzato con un volume di contributi che della geniale Rosa, dalla vita tormentata quanto vittoriosa, rievocano in venti momenti diversi di memorie, testimonianze, brevi racconti in cui le vicende della “Rosa siciliana” rivivono ora in forma scientifica e saggistico-storica, ora in fantasie della creatività letteraria, ora in empatie che ne risuscitano la presenza di personaggio straordinario, che ha lasciato un segno profondo del suo viaggio terreno di siciliana. La copertina del libro celebra a sua volta la commemorazione con due immagini artistiche, una del pittore Agrigentino di Chianciana, Dino Vaccaro in fronte di copertina, l’altra in quarta con una geniale interpretazione personale dell’artista Ombretta Di Bella, docente di Educazione artistica, dal titolo “Rosa suona, canta e cunta”. Il libro sarà disponibile fin dal 24 di questo mese di novembre, curato da Mario Grasso e con i contributi di Sebastiano Aglieco, Marcella Argento, Salvatore Bommarito, Maurizio Cairone, Gaetano Cellura, Alessandro Centonze, Vladimir Di Prima, Francesco Foti, Aldo Gerbino, Maria Giammarresi, Renata Governali, Marisa Liseo, Aurora Lombardo, Rosa Paola Maiolo, Fabiola Marsana, Carmelo Nicosia, Salvatore Poidomani, Laura Rizzo, Giuseppina Sciortino, Giulia Letizia Sottile. Al saggio di quest’ultima è accorpata una importante intervista rilasciata in esclusiva dalla nota attrice e cantante Laura Giordani, principale interprete attuale dell’albo delle canzoni di Rosa Balistreri.
3. Nota dolente l’addio a Salvatore Agati, che è stato sindaco di Randazzo e assessore provinciale per la Cultura, cariche che ha ricoperto privilegiando impegni costanti per le informazioni artistiche e culturali, con criteri di provincializzazione e straordinaria lungimiranza. A lui è dovuto il ricordo dello straordinario successo dei Lunedì letterari in tutte le Scuole Medie Superiori della provincia regionale di Catania, con la collaborazione del Dipartimenti di Scienze letterarie e filologiche dell’Università etnea diretto in quegli anni dal dantista prof. Nicolò Mineo. La stessa politica culturale, Salvatore Agati ha applicato negli anni delle tre sindacature a Randazzo, quando una commissione da lui presieduta ha premiato la poesia di Andrea Zanzotto. Quanti bei ricordi con Salvatore Agati che ospita una delegazione di scrittori dell’allora URSS e che ci fa compagnia in occasione delle nostre consuetudini con i viaggi a Mosca, dove Lunarionuovo aveva una sua redazione, in via Vorovskij, sede dell’Unione Scrittori. Una beffa che il coronavirus ci ha giocato portandosi l’amico, il poeta, l’artefice di tante occasioni culturali di prim’ordine.
Scorrendo l’indice di questo numero di novembre si potranno leggere due omaggi alla memoria dell’amico e del poeta Agati: la prefazione scritta dal professore Nicolò Mineo per il più recente libro di poesia del compianto poeta, Finalmente a Itaca e una dedica in versi di Mario Grasso nella sua “Finestra”.
Ludi Rector