Lontana estate
Nell’aria
i profumi
di vino di visciole
e di fieno tagliato.
Volano lucciole
sulla siepe
argentata di polvere.
Le ginocchia sbucciate
quel bimbo lontano
gli occhi spalanca
sulle cose del mondo.
L’imposta
Una vita
vissuta sottotraccia
mentre una vecchia imposta
sbatte
ossessiva
nel turbine di polvere
e di qualche
foglia
secca.
L’aria è calda
toglie il respiro
toglie
ogni voglia
di pensare
al profumo del mosto
che verrà.
Nuvole scure
corrono.
Pioverà.
Sbatte l’imposta.
E’ il ritmo
disorganico
di un cuore.
Stefano Gresta