Non sia più come o quando
e non si dica sul guiderdone
abborracciato a sciogliere
un voto una obligatio vinculum
fermata nel deserto col pretesto
o per decennio – si dissero –
proviamolo l’arrendevole giubbo
giunse compìto e nudo l’ambassadòr
non porta pene il sacro
quando avviene tutto dà brodo
a un’età oltre media resta il fritto
per diritto acquisito a mulattieri
a reggicoda ai pispoloni in fila
con giacche a spacchi batticulo
cedono qualche scambio numismatico
a ogni morte di papa concia e frulla
un frappé diplomatico
Ma …………..
ora tutto è uno sfratto
il tempo stronca a taglio basso
con scialo miserevole né regge
buon cammello sete e passo
in gloria a un lungo gregge
nel fondo lercio d’un bicchiere
per sere e notti a ciondolare
in pizzeria piadine funghi pomodoro
la nullità fa coro a morti-vivi
rilanciarsela mistici e giulivi
bambolotti corrivi.
(*) dedicata ai bambolotti allusi da Maristella Bonomo
nel suo editoriale di questo Lunarionuovo.