“Le succube verdatre et le rose lutin
T’ont-ils versé la peur et l’amour de leurs urnes?
Le cauchemar, d’un poing despotique et mutin,
t’a-t-il noyée au fond d’un fabuleux Minturnes?”
-La Muse malade-
Baudelaire
POETA A GOCCE
Zampettano augelli su
vetusti penduli fili,
come d’un vociare inquieto
chiaman fratelli Blairosi
rospi. Come d’un volare
stanco impennano su
aironi di carta nuvole pallide,
un viso, un segno, matite
tremanti e sgargianti inchiostri
collidono: macchie impreviste
macchie o tracce, impronte
esistenzialmente nulle.
FINZIONE
Stridenti “smile”
cuciti su megafoni
urlati rimbalzano tra molle
spinate. Susine ferite sudano
cenciosa polpa.
È goccia, è lago
oceano senza fiato.
INCOMPRENSIONE
Asfissiata da vertiginoso
olezzo vomita il cavo
pertugio odiosi A-B-C,
ma solo trasmettono
le parabole senza captare,
microfoni e sonar perduti
e fusi nell’incauto
mormorio: stridio
d’unghie su psichiche lavagne
dai gessi rotti.
MR. B.
Codice d’onore,
provareatomisfatto
impunito ricatto,
foglio innominato al disattento
impuntato
sputa-ciarla-ricusa:
è un dispiacere l’onorata
disonorevole vostra presenza.
POVERTA’ CIARLIERA
Gufanti oculi su leonina
criniera giocano al “para-piglia”
creante-vociante
“bababa” dice.
“Bimbabù” risponde.
E reti e pesci sulle coste morenti
e zampe e briciole per i monti
pezzenti.
GIRAFFA GIALLA
Chiazze su manti
macchiati presto,
manti tra chiazze divelte
ancorate a gioie peste.
Lividi e fugaci manti
su manti,
neolitici fumanti.
INSOFFERENZA
Miele d’acre germoglio
fattorizza quadri pastorizzati:
è acido su casse sonanti,
“Malvolio” di becchi pedanti.
STANCHEZZA
Pesanti oculi tra fiamme
l’ondulio
di fanciulleschi “su” e “giù”
mimano e tonfano tra grige
pagine evidenziate.
CIMITERO
Quanti pietrosi cumuli
s’accumulano nella sostante
piazzola nel vano tentativo
di diventar cappella?
Solo ciottoli e sabbia,
solo sabbie e pietrisco,
ghiaia fangosa d’immondo
verme non recettizio.
O.G.M.
Bia bio, bia bio…
Biascicoso strumento
biologicamente alterato alla
fiera siore e siori,
tutto per voi appena pescoltificato.
TRIANGOLO COMMERCIALE
È il cielo d’Irlanda dentro
una stanza smaltata di fresco
quella speranza che vibra e avanza,
languore d’un sole che muore
tra stelle fatiscenti
per lune e gemelli d’incanto
ornati e specchietti
avanzati per africani bauli
e defunti re.
BLUE COLLARS & LAW
Istituzioni giustificate
d’assenti ragioni e
irrazionali cavilli
tra postille a gògò
ciondolanti su
puffose teste proliferanti.
ORDINATA RIVOLTA
E sono vetrosi barlumi di
cerebrali lumi spenti in chiozzanti
pareti intonacate, schegge
d’un gregge senza pastore.
PIANO MARSHALL
Angla-cervice
probabilisticostatisticomatrice
in ’29 danzante
aitante folla di luciferini folli.