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© Mario Pich, Composizione n. 1

 

A son ëstërmà ant la nita le canson
modlà da la Musa sensa gòj.
A gasojo ant lë scur e a susto
lus e vent e gòj ëd la prima.

A susto ’d brajé a la vita
soa melodìa sislà pr’un soris.
Ël son a cor sensa finage e a taja
minca n’anvension dla fantasìa.

Na buria ’d moviment sensa sust
as drissa an roà e viasseuj,
minca un romé solengh a susta ’l veuid
dël silensi ch’as ësmasiss.

Paròle bòrgne e fiape as angavigno
an s’un fil ëd labirint,
ch’a vàita ’l de-barbin
ch’a-j daga la conossensa ancreusa.

 

Canzoni
Sono nascoste nella melma le canzoni/ modellate dalla Musa senza gioia./ Cinguettano nell’oscurità e bramano/ luce e vento e felicità della primavera.// Bramano urlare alla vita/ la loro melodia cesellata per un sorriso./ Il suono scorre senza confini e taglia/ ogni invenzione della fantasia.// Un uragano di movimenti senza senso/ si alza in borgate e sentieri,/ ogni pellegrino solitario brama il vuoto/ del silenzio che si allontana.// Parole cieche e molli si avvolgono/ su di un filo labirintico,/ che osserva il dio-agnellino/ che gli dia la conoscenza profonda.

 

© Mario Pich, Composizione n. 1

 

Dario Pasero

Nato a Torino nel 1952, laureato in Lettere Classiche presso l’Universitas Taurinensis, con una tesi sulla metrica delle commedie di Terenzio, è docente di ruolo di Italiano e Latino al liceo classico di Ivrea, oltre che giornalista pubblicista e collaboratore con la Regione Piemonte per i corsi di lingua e letteratura piemontese che si tengono in varie sedi del territorio regionale. Dai primi anni Ottanta del secolo scorso ha iniziato la sua attività di scrittore (sia in prosa che in poesia) in lingua piemontese: sue composizioni sono state pubblicate su varie riviste specializzate in Piemonte e altrove. In lingua italiana, oltre che con alcune testate giornalistiche locali, collabora con l’annuario eno-gastronomico, fondato da Mario dell’Arco, «l’Apollo buongustaio» di Roma. Al suo attivo sono i volumi di prose piemontesi Sapej (Ivrea, 1997; in collaborazione con Censin Pich) e di poesie: An sla crësta dl’ombra (Ivrea, 2002), Masche Tropié Bërgamin-e e Spa (Ivrea, 2006) e L’ombra stërmà (Catania, 2012). Alcune sue composizioni sono ospitate nel volume antologico Forme della terra–Dodici poeti canavesani (Torino, 2010) Ha altresì al suo attivo l’edizione critica delle poesie di Alfredo Nicola e del teatro di Armando Mottura (entrambe per i tipi del «Centro studi piemontesi» di Torino, rispettivamente, nel 2007 e nel 2009), la collaborazione al primo e al secondo volume di La letteratura in piemontese (2003 e 2004; antologia edita dalla Regione Piemonte; in collaborazione con Gianrenzo Clivio e Giuliano Gasca Queirazza) ed una recentissima Storia del teatro in Piemonte (in collaborazione con Fabrizio Dassano; Ivrea, 2012). Sta per uscire la sua edizione critica delle poesie piemontesi di Ignazio Isler (1699-1778). È direttore della rivista trimestrale «La Slòira» di Ivrea, che si occupa di letteratura piemontese sia antica che moderna e contemporanea, e del semestrale di varia umanità «l’Escalina».