Non è allusione l’intenzione
di considerare con altra sensibilità
l’essere vivi e poter dire ora
senza mora la nostra età.
Gli anni sono arrivi e partenze
tra stazioni, treni, compagni e assenze.
Un giro intorno a lave e colline,
boschi e marine ignave
del viso proteso e curioso
nello stesso punto e a capo
di un tiro d’arco improvviso.
E così il fiato rimane intrappolato
nell’istante di un unico respiro
quello dell’anima che ci sfiora
fuori dal tempo senza tempo.
Inutile ogni allerta e ogni fuga
la ferita inferta si rinnova
e aperta nel silenzio brinda all’amore
anche con l’assenzio.
Marisa Liseo (Catania, 13 – 27 novembre 2019)