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© Sandro Greco, Tramonto sul Balaton, 2012

 

Speté n’anciarm ëd mistà
e da liure ’d pensé
dongion ëd na grinor smasìa
a fan babòja ’d surfasse rupìe
bòrd ëd sentiment ëstërmà
e ’d paròle crasà da lë sparm,
tornure ’d nòm-gigant
ëd pòst ësplufrì e d’orassion dëstisse,
rangòt ëd silensi;
a resto da d’univers rusnent
ëd veuid rèid ëd dësmentia.

Mach n’arfiajì daleugn
n’ambrun-a ross-brajanta
as ësmasisso ’nt ël vieul doleuri
d’un mond avisch ëd dësmentia.

 

Attendere un incanto di immagini      Attendere un incanto di immagini/ e da legami di pensieri/ bastioni di una felicità passata/ fanno capolino superfici piene di rughe/ bordi di sentimenti nascosti/ e di parole strappate dal terrore,/ figure singolari di nomi-giganti/ di luoghi stenti e di preghiere spente,/ rantoli di silenzio;/ rimangono da universi coperti di ruggine/ dei vuoti rigidi di oblio.// Solamente un sospirare da lontano/ un tramonto rosso-urlante/ si spengono nel sentiero doloroso/ di un mondo acceso di oblio.

 

 

© Sandro Greco, Tramonto sul Balaton, 2012

 

Dario Pasero

Nato a Torino nel 1952, laureato in Lettere Classiche presso l’Universitas Taurinensis, con una tesi sulla metrica delle commedie di Terenzio, è docente di ruolo di Italiano e Latino al liceo classico di Ivrea, oltre che giornalista pubblicista e collaboratore con la Regione Piemonte per i corsi di lingua e letteratura piemontese che si tengono in varie sedi del territorio regionale. Dai primi anni Ottanta del secolo scorso ha iniziato la sua attività di scrittore (sia in prosa che in poesia) in lingua piemontese: sue composizioni sono state pubblicate su varie riviste specializzate in Piemonte e altrove. In lingua italiana, oltre che con alcune testate giornalistiche locali, collabora con l’annuario eno-gastronomico, fondato da Mario dell’Arco, «l’Apollo buongustaio» di Roma. Al suo attivo sono i volumi di prose piemontesi Sapej (Ivrea, 1997; in collaborazione con Censin Pich) e di poesie: An sla crësta dl’ombra (Ivrea, 2002), Masche Tropié Bërgamin-e e Spa (Ivrea, 2006) e L’ombra stërmà (Catania, 2012). Alcune sue composizioni sono ospitate nel volume antologico Forme della terra–Dodici poeti canavesani (Torino, 2010) Ha altresì al suo attivo l’edizione critica delle poesie di Alfredo Nicola e del teatro di Armando Mottura (entrambe per i tipi del «Centro studi piemontesi» di Torino, rispettivamente, nel 2007 e nel 2009), la collaborazione al primo e al secondo volume di La letteratura in piemontese (2003 e 2004; antologia edita dalla Regione Piemonte; in collaborazione con Gianrenzo Clivio e Giuliano Gasca Queirazza) ed una recentissima Storia del teatro in Piemonte (in collaborazione con Fabrizio Dassano; Ivrea, 2012). Sta per uscire la sua edizione critica delle poesie piemontesi di Ignazio Isler (1699-1778). È direttore della rivista trimestrale «La Slòira» di Ivrea, che si occupa di letteratura piemontese sia antica che moderna e contemporanea, e del semestrale di varia umanità «l’Escalina».