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Su una distesa di mare, il vento spinge le vele a viaggi lontani

Sulla montagna, quel Vento, tra gli aghi di pino, suggerisce parole celate

Tra  pensieri e sogni delle notti d’inverno, taglia il silenzio, da una porta chiusa

Nel cuore dei ricordi accende e arde un roveto, di stupore

Nel cielo della collina disegna spirali con le pale di un mulino a vento

Fino alla sera della notte buia che cala e fa calare il vento

L’eco porta inni di trionfo intonati da fatue ali di folla
che volano dietro la cieca fortuna dorata

Dal deserto di sabbie mobili, guglie d’orgoglio trasfigurano miraggi di verità

Nel bordello di un gulag si abusa di giustizia e conoscenza,

Patrioti asserviti, e mercenari assoldati, giurano il falso senza pudore

Chiatte di hashish scivolano sulle acque brumose dell’inconscio

Nottetempo, nella pianura gelata, davanti la collina,
immobile, il silenzio forgia pensieri taglienti, che la pena acuisce

Senza pudore

È notte della Repubblica. È notte per la Patria

Senza timore

Passerà la notte

Spirali di vento segneranno, ancora, il cielo della collina
e sulla fatica dei campi di grano le macine pesanti
rotoleranno mantra di speranza.

 

Bankoboev.Ru_melnica_na_zakate