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Filippo Tommaso Marinetti, Action, 1915-16

 

L’idea non è mia: Marinetti aveva chiesto di abolire il chiar di luna nei contenuti come gli esclamativi e i dittonghi nelle scritture. La proposta dei dittonghi venne zittita dai poeti, che si sentirono addosso la scabbia al pensiero di poter essere appellati peti. Ma anche le idee ubbidiscono alla vichiana sentenza dei corsi e dei ricorsi, infatti la proposta di Marinetti è tornata puntuale allo scadere, adesso, del primo secolo. Per la precisione bisognerà riconoscere che qualche variante c’è nella istanza attuale. E se ne parlerà appena ultimate le acquisizioni statistiche delle presenze di poeti in ciascuna regione. Hanno cominciato dalla Sicilia e, come sicuramente molti hanno letto, i dati, già resi pubblici, prospettano la presenza nell’Isola, di ben 1415 poeti. I ricercatori certificanti mettono le mani avanti annotando che la cifra è per approssimazione difettosa, in quanto il numero dei poeti siciliani è sicuramente superiore, e calcolano venti per cento di sommersi, rispetto alle risultanze dell’indagine, basata sui dati certi ricavati da concorrenti a premi, siti web, presenze in recital, cronache e recensioni di libri di poesia, informazioni di editori, etc. Insomma si va a circa 1700 (millesettecento) solo in Sicilia e l’elenco con i  particolari è il seguente: Agrigento e provincia, 94; Caltanissetta e prov., 126; Catania e prov., 213; Enna e prov., 71; Messina e prov., 230; Ragusa e prov., 118; Siracusa e prov., 192; Palermo e prov., 283; Trapani e prov., 88. Libri di poesia pubblicati da autori siciliani nell’anno 2014 = duecentoquarantasette.

     Si affermerà questa volta l’idea di Marinetti obliata nel secolo scorso?  Scommettiamo che se entrasse in vigore l’abolizione dei dittonghi, conoscendo l’indole dei siciliani, non resterebbe un sol poeta in Sicilia? Rinuncerebbero tutti al titolo privo della o e sarebbe spettrale delusione per il mecenate Antonio Presti, che finanzia Fiumane d’arte e costruzioni di piramidi in provincia di Messina e organizza riti di luci per poeti, mantenendo casi e case di poesia a Catania.

Filippo Tommaso Marinetti, Action, 1915-16
Filippo Tommaso Marinetti, Action, 1915-16