Il dio del mondo

Smanioso di vittoria
per indole la tua
padrone dell’intorno
nel tuo interno pensi uomo
d’aver d’anima rifugio.
Rompi i margini e i confini
per diritti conferiti
dal tuo troppo incauto dio
se di vita dono fece solo a te
noncurante di altre specie.

Riflettendo a mente aperta
pensa a cosa hai ereditato
costruito distruzioni
solo folli crudeltà
tue continue involuzioni.

Pensa un attimo all’errore
lesinando nel tuo gioco
proclamasti come dio
il tuo ego più perverso
senza mai provar rimorso.

Mi allontani dal tuo mondo
ne vorrei sentir possesso
Il mio Dio non mi comanda
non sovrasta la ragione
ogni specie vive e soffre
alla stregua dei miei giorni.
Mi armerei solo d’ingegno
per far fronte a questo fronte
il mio esercito di anime
riuscirà a dettar sentenze.

Mi domando solo quando
capirete il vero senso
del rispetto e della vita
che ogni essere vivente
abitante della terra
ha gli stessi sentimenti
vive e soffre di silenzi
di momenti a suo sfavore
siamo battiti e respiri
non vi parlo del “migliore”.

La domanda ormai costante
mi tormenta l’esistenza
con un grido di speranza:
Riuscirete a darvi tregua?

Adriano Di Stefano

Classe 1983, si è laureato in Scienze della Comunicazione discutendo una tesi sulla etnomusicologia popolare siciliana. Il suo esordio nel 2009 con il libro di poesia Pinzeri di Passaggiu presentato da Mario Grasso, lo ha rivelato come poeta del dialetto etneo puro, e come sorprendente conoscitore del vocabolario siciliano (2° posto al XXXV Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo). La conferma del poeta è giunta a distanza di un anno con la seconda silloge Animi ’n paci (marzo 2010) che si aggiudica il 1° posto al XXXVI Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo. Importante l’attività artistica che Di Stefano svolge come cantautore componendo musica e testi delle sue canzoni. Il suo album d'esordio è Distratta-mente (2010).