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“La sposa vermiglia”, avvincente romanzo di Tea Ranno (ed. Mondatori).
“Ogni notte ne piscio uno”; (ovvero) i romanzi di Andrea Camilleri.
In Sicilia è finita l’era di Lombardo governatore. Ne ha sistemata di gente!
La devescovizzazione del vescovo di Trapani decretata dal Papa.
La Chiesa del Vaticano perdona, purché non le si tocchi i capitali.
Due meraviglie del mondo d’oggi: le ricchezze del Vaticano e le morti per fame del Darfour.
Escludendo se stessi bisogna pur credere in qualcosa.
Lo star troppo bene si fa incubatrice del peggior male.
Raro che un padrone sia padrone di sé.
Si parla di rogo della ragione, un film già visto.
Un consiglio ai poeti: che scrivano senza pensare.
Tutte le linee sono suscettibili di improvvise cadute.
Non sempre le carte rivelano il vero.
I canarini cantano di giorno, gli usignoli di notte.
L’arte del piombo propedeutica di quella della polvere da sparo.
Farneticare, privilegio di popolo e politici.
Il mondo alla rovescia scopre le proprie vergogne.
Tutto previsto quanto a bene dopo la crocifissione di Cristo.
Uno sbevazzare di potenti governa il mondo. Ma non da ieri.
I terremoti sono prove generali ordinate dal Centro studi del Padreterno.
Il culo del sacco come sito della fortuna.
Ogni orizzonte è un inganno ottico.
Bacco Tabacco e Venere sono parole tenere.
Antimafia una produzione solida e prolifica della prolifica Mafia.
Lo Stato siamo noi anche quando piove o trema la terra.