L’eco ricevuta

 

Economia econotua
a chi ha sarà dato
promessa o minaccia
ingiustizia o destino.
 
Destino tutto quel che non ho
a chi non lo vuole avere
a te, quello che hai già
 
Mi son preso, dal mondo,
più di quel che volevo,
più di quel che guardavo
 
cudilorirpefici benefici
malefici malefici benefici
bonifici assicurazioni ancora
che ancora si morirà
 
pago tutte le tasse
e non mi curo
dell’eredità che non lascerò
 
se hai tutto o nulla
nessuno può aggiungerti
o togliere nulla
 
le monetine non risuonano
le gioco in aria volano
e son biglietti che non cadono
solo sparpagliati esistono
 
ho perso milioni di pezze
d’appoggio fetide o amorose
avrei potuto sollevare il mondo
 
ho preferito regalartelo
avviluppato nel suo vuoto
tanto peggio se non si trova
la ricevuta, potlach!
 
 
dice che la vita ti sarà sgravata
l’economia diventa ecologìa
con l’un per mille adotti un’anima
 
suona bene: l’eco la comicità
e confesso di aver rubato io
tutto l’oro di fortino
 
nel forziere vuoto
ho lasciato un carciofo
che non sa di essere
il custode della fine
 
in fede dichiaro
di non possedere nulla
di avere solo quello che tu
o altri trovaste o trovate ora
e che ho perduto in voi
ogni granello di pulviscolo d’oro
che siete riusciti a vedere
nel mio sguardo quasi fosse la luce
vi firmo io la ricevuta.
Se avessi un milione,
ma io ho un milione di milioni di milioni
miliardi di ricevute e d’ombre
non sono che lo sfarfallio
di ali sgraziate,
io non sono che
l’orma di piccoli morsi
il sorriso
la lacrima di quel che
da te mi fu tolto e in un lampo
m’illudo d’esser stato
 
(grazie
senza
nulla
pretendere

potere
non fui né sarò nulla
né nulla ho
vi devo tutto)
involuto ve lo devolvo.
 
inservo Vostro…

Enrico Ghezzi

Ha (?) quasi sedici anni nel maggio del 1968. Ama Eddy Mercks come Jean Vigo come Max Stirner come gli 8 metri e 90 centimetri di Bob Beamon come… Si occupa di cinema e di televisione (o meglio, e peggio!, ne è occupato). Dal 1979 lavora a Raitre (oggi ne è vicedirettore), per la quale ha curato o inventato cicli di film, le 40 ore non stop de La Magnifica Ossessione(1985), e i programmi Fuori Orario, Schegge, Blob (e Publimania e Fine Senza Fine). Dal 1987 al 1994 ha diretto il palinsesto della rete, allora diretta da Angelo Guglielmi. Gli piace troppo scrivere per non lasciarsi annegare (quasi?) nelle immagini. Ha diretto il Festival del cinema di Taormina dal 1991 al 1998. Da regista ha realizzato alcuni programmi tv, il cortometraggio Gelosi e tranquilli, e Luce in macchina (per l’istituto Luce). Ha pubblicato vari libri, Il mezzo è l’aria, Cose (mai) dette, Paura e desiderio, editi da Bompiani e sta (non) finendo una cosa che (non) assomiglia a un romanzo, Oro Solubile. Come tutti, crede di amare e non sa se è amato.