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SVALENTINAfantasia

nostalgìa di rima
mira irma armi rami mari rari
prima rima
ami d’amore appesi
al cuore tuo tatuato
che batte i battiti
del mio cuore

in rima al mare
in cui non c’è riva
non sai più immaginare
di chi sia l’occhio che non arriva
nell’ascolto lontano del clangore
con cui il gesto disossato lo irruma
invadendone il campo d’un biancore
languido di bruma

raccolgo dall’acqua una rosa
già colta macera di troppa accadueò
rosa da un’orsa perché non so
(ti ricordo qui dirmi: non è cosa) –
in mano mia di petali non finiti
si sfoglia e si rinfoglia
aspettando da te il profumo che non c’è
 
aereo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Enrico Ghezzi

Ha (?) quasi sedici anni nel maggio del 1968. Ama Eddy Mercks come Jean Vigo come Max Stirner come gli 8 metri e 90 centimetri di Bob Beamon come… Si occupa di cinema e di televisione (o meglio, e peggio!, ne è occupato). Dal 1979 lavora a Raitre (oggi ne è vicedirettore), per la quale ha curato o inventato cicli di film, le 40 ore non stop de La Magnifica Ossessione(1985), e i programmi Fuori Orario, Schegge, Blob (e Publimania e Fine Senza Fine). Dal 1987 al 1994 ha diretto il palinsesto della rete, allora diretta da Angelo Guglielmi. Gli piace troppo scrivere per non lasciarsi annegare (quasi?) nelle immagini. Ha diretto il Festival del cinema di Taormina dal 1991 al 1998. Da regista ha realizzato alcuni programmi tv, il cortometraggio Gelosi e tranquilli, e Luce in macchina (per l’istituto Luce). Ha pubblicato vari libri, Il mezzo è l’aria, Cose (mai) dette, Paura e desiderio, editi da Bompiani e sta (non) finendo una cosa che (non) assomiglia a un romanzo, Oro Solubile. Come tutti, crede di amare e non sa se è amato.