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1 – La poesia è cronaca senza luoghi e ore, riporta stati d’animo e corollari. Gli odori sono esito di combinazioni diverse, umori, naturali o artificiali che siano, restano odori. La poesia del primo decennio del Terzo Millennio è femminile. Può essere scambiata per segno di attesa, più che di fatto. Sogno & segno. Molte ansie, qualche rimpianto.

2 – Il popolo di internet aumenta le sue produzioni, specialmente tra i senza occupazione retribuita. Internet non dà salari, piuttosto stipendi, in concorrenza con i cellulari di ultima generazione. Una panacea provvidenziale per la società in crisi di occupazione giovanile, economica, d’identità…

3 – Il Mercante ha abbandonato la fiera, ha scelto il rionale, vuole dare volti alla sua clientela, volti meno sfuggenti. Anche la sua è un’arte della fuga in avanti verso il passato. Chi vivrà vedrà.

4 –  Quanti vagoni sostano costretti su binari morti? Le statistiche tacciono ma il governo italiano delle Larghe Intese studia. Si predisporranno progetti per nuovi modelli di pale eoliche che compensino le stasi foriere di ruggini e di erbacce tra i binari morti.

5 – In Italia la mafia perde colpi e credibilità a favore del governo. Un colpo di mano è stato quello dell’affaire Kazaco. Variazione di livelli e forme spaccate. Il popolo italiano beve e dimentica: non vede, non sente, non sa. Un popolo è felice quando non sa e non pensa.

6 – I ventennii sono fatali in Italia. I due ultimi casi, Fascismo prima e Democrazia Cristiana dopo ne sono stati esempi. La D.C. invero aveva tentato di raddoppiare, sulle stampelle del craxismo, ma gli dèi, crucciati, si opposero. Poi è arrivato Berlusconi e i suoi processi. Una lista d’attesa per l’Italia, in coda per le vacanze.

7 – Le statistiche – ancora loro – squillano sul numero altissimo degli autori di poesia in Italia. La poesia nasce da solitudine. Sempre più poeti gli italiani, sempre più soli. Ma la poesia è virtualità in sogno e per sognare bisogna pur essere addormentati. I poeti hanno delegato chi veglia a occuparsi di cambuse e cucine.

8 – Una volta si prospettano autunni caldi, pochi avevano capito perché i sindacati e gli operatori del treorovincetreoroperde ricorrevano a tale metafora. Poi, scoperto il segreto di pulcinella, tutto è cambiato per tornare come prima. Ed ecco una ragione che aggiunge valori agli affanni dei governi italiani in corsa sotto i corbelli al collo delle leggi elettorali.

9 – Scrivo questi scherzi d’acqua dieci giorni prima del 30 luglio, data che per questo 2013 passerà alla storia come altre volte,dal Medioevo in qua, ricorrenti attese della fine del mondo. Infatti siamo ancora qui, kafkianamente sull’ingresso del castello. Una occasione per capire il significato di un altro romanzo, questa volta d’autore italiano, il  Deserto dei tartari di Dino Buzzati.

10 – Si scopre sempre qualcosa; per tale consuetudine capita spesso di scoprire l’acqua calda, altre volte di non scoprire alcunché, ma è sempre una scoperta capire che non c’è nulla da capire.

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