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ODOR DI MARE E LUNA MANGIAMORTI

“Il dubbio cavalca una giumenta… la quale per nonnulla si spaventa”, così si legge nell’incipit del terzo capitolo, paragrafo quinto de “La sorte dei dubbi”, l’aureo trattato di Meluschi, che tutti dovremmo leggere. Quello mio è un dubbio da spiaggia, fa odor di mare. Siccome è tempo di bagni e bagnini, ecco calare la disoccupazione in Sicilia con gli “Stagionali”, coadiuvanti da lidi nei due mesi della balneazione. Trascurate pure, lettori, consecutio temporum e sintassi per il momento della confidenza e, piuttosto, credetemi. Credetemi nel dubbio breve che mi lacera sotto la canicola, in questa Palermo di luglio, a correre dietro il gioco a nascondere sul “Caso Crocetta”, che caso non è. E se lo fosse? Se lo fosse bisognerebbe scaricare la croce dal cadavere che vi è crocifisso.

Il mio dubbio è di una semplicità che sarebbe appropriato definire banale. Lo paleso per non sembrare omertoso, per non far pensare che sia argomento d’importanza generale. Ecco. Mi chiedo perché il Partito Democratico non ha sollevato dalla croce il Crocetta Rosario governatore di Sicilia? Che non sia stato perché a deposizione avvenuta avrebbe di che piangere sulla disastrosa sconfitta che gli riserverebbero i siciliani nella primavera elettorale del duemilasedici?

Un dubbio insano fondato sull’attualità siciliana colerosa, pestifera.

Un vezzeggiativo più che un diminutivo quello di Crocetta. Ed è già tutto un dubbio l’uomo stesso, perciò si aspetta maggio per le margherite. Fiore gentile…M’ama / non m’ama. In Sicilia è stato sempre così : La luna si magia i morti, come mezzo secolo fa, Antonio Russello intitolò un suo romanzo. Il dubbio questa volta è lo stesso di allora. La luna si mangia i morti? Ma come fa a non lasciar traccia di ossa?

 

crocetta