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Lë scapé dla neuit, prima anliura dl’esse,
ël pensé, memorié, rëscontré paròle
’nt ël seugn che a fortiss ël ciacòt
ant la lus e l’ancreus dij pensé.
Ampression d’antan o carcaveje frose
jë spassi ’d rëscontr ant ël top e l’òja
primalba ch’a vàita le vos ansarìe.
Vrità d’ancheuj e silensi ’d doman,
ma la mira ch’a marca ’l finagi
për la ment ch’a la susna
a l’é tavòta ’nt l’istess ëstrasseugn.

Dubbio        Il fuggire della notte, primo legame dell’essere,/ il pensare, ricordare, controllare parole/ nel sogno che conferma il litigio/ tra la luce e l’interiorità dei pensieri./ Impressioni d’un tempo o incubi spaventosi/ gli spazi di incontro tra il buio e l’aquila/ aurora che osserva le voci arrochite./ Verità di oggi e silenzi di domani,/ ma il punto che segna il confine/ per la mente che lo brama/ è sempre nel medesimo incubo.

 

Dario Pasero

Nato a Torino nel 1952, laureato in Lettere Classiche presso l’Universitas Taurinensis, con una tesi sulla metrica delle commedie di Terenzio, è docente di ruolo di Italiano e Latino al liceo classico di Ivrea, oltre che giornalista pubblicista e collaboratore con la Regione Piemonte per i corsi di lingua e letteratura piemontese che si tengono in varie sedi del territorio regionale. Dai primi anni Ottanta del secolo scorso ha iniziato la sua attività di scrittore (sia in prosa che in poesia) in lingua piemontese: sue composizioni sono state pubblicate su varie riviste specializzate in Piemonte e altrove. In lingua italiana, oltre che con alcune testate giornalistiche locali, collabora con l’annuario eno-gastronomico, fondato da Mario dell’Arco, «l’Apollo buongustaio» di Roma. Al suo attivo sono i volumi di prose piemontesi Sapej (Ivrea, 1997; in collaborazione con Censin Pich) e di poesie: An sla crësta dl’ombra (Ivrea, 2002), Masche Tropié Bërgamin-e e Spa (Ivrea, 2006) e L’ombra stërmà (Catania, 2012). Alcune sue composizioni sono ospitate nel volume antologico Forme della terra–Dodici poeti canavesani (Torino, 2010) Ha altresì al suo attivo l’edizione critica delle poesie di Alfredo Nicola e del teatro di Armando Mottura (entrambe per i tipi del «Centro studi piemontesi» di Torino, rispettivamente, nel 2007 e nel 2009), la collaborazione al primo e al secondo volume di La letteratura in piemontese (2003 e 2004; antologia edita dalla Regione Piemonte; in collaborazione con Gianrenzo Clivio e Giuliano Gasca Queirazza) ed una recentissima Storia del teatro in Piemonte (in collaborazione con Fabrizio Dassano; Ivrea, 2012). Sta per uscire la sua edizione critica delle poesie piemontesi di Ignazio Isler (1699-1778). È direttore della rivista trimestrale «La Slòira» di Ivrea, che si occupa di letteratura piemontese sia antica che moderna e contemporanea, e del semestrale di varia umanità «l’Escalina».